Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha approvato il testo della legge di bilancio. La manovra, che aveva ricevuto un via libera salvo intese circa un mese fa, è ora attesa a breve in Parlamento.

Aumentano i fondi per gli asili nido. La manovra 2021, appena approvata dal consiglio dei ministri, stanzia risorse aggiuntive per il potenziamento delle strutture comunali: stando all’ultima bozza della legge, si tratta di 100 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023, 200 milioni nel 2024, 250 milioni per il 2025 e 300 milioni di euro annui a partire dal 2026. Gli stanziamenti rientrano nel fondo di solidarietà comunale incrementato anche per lo sviluppo dei servizi sociali: 215.923.000 euro per l’anno 2021, 254.923.000 euro per l’anno 2022, 299.923.000 euro per l’anno 2023, 345.923.000 euro per l’anno 2024, 390.923.000 euro per l’anno 2025, 442.923.000 euro per l’anno 2026, 501.923.000 euro per l’anno 2027, 559.923.000 euro per l’anno 2028, 618.923.000 euro per l’anno 2029 e 650.923.000 euro a decorrere dall’anno 2030.

Proroga del bonus natalità per il 2021 e, da luglio, l’assegno unico per i figli fino a 21 anni di età. “Il ddl bilancio stanzia 3 miliardi per l’assegno unico per le famiglie. Ci sono stanziamenti ulteriori per l’imprenditoria femminile e per la decontribuzione riservata a chi assumerà donne”. Lo afferma il ministro per la Famiglia e le Pari opportunità, Elena Bonetti, al termine del Cdm che ha dato il via libera al ddl di bilancio.

Per fronteggiare l’emergenza covid, il ddl di bilancio contiene, così come preannunciato, il blocco dei licenziamenti e la proroga della cig fino al 31 marzo. Prorogate anche l’Ape sociale e Opzione donna.

La Legge di bilancio 2021 stanzia in tutto oltre 38 miliardi per aiutare il tessuto sociale e produttivo ad affrontare e superare l’emergenza. Lo riferisce la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo su Facebook, sottolineando che si tratta di
“una Manovra importante e ambiziosa, che interviene sul presente e sul futuro del Paese e che rafforza la rete di protezione per imprese, famiglie e lavoratori”.

Circa 4,6 miliardi verranno destinati poi a un fondo di perequazione infrastrutturale. Inizialmente il ministro Francesco Boccia aveva previsto le risorse all’interno del ddl, che era pronto per essere presentato ma è stato poi bloccato dall’emergenza Covid. Ora le risorse sono state incluse nelle tabelle della manovra e, viene spiegato, saranno a disposizione del Mezzogiorno, delle aree interne e delle aree di montagna non appena sarà approvata la legge sull’autonomia.

Tra le misure previste anche il finanziamento del fondo di indennizzo per cessazione delle attività commerciali e
un Fondo da 4 miliardi a favore delle imprese più colpite dell’emergenza.

“L’autonomia di entrata” delle Regioni, così come la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard del settore sanitario previste dal federalismo fiscale, vengono rimandate, invece, ancora di un altro anno, dal 2021 al 2022.

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