Cosa fare in caso di incidente stradale che coinvolge automobili ibride o elettriche? Lo spiega l’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna, divulgando una pratica lista di suggerimenti.

“La maggiore sensibilità verso le tematiche dell’ambiente sta producendo un maggior ed utilizzo dei mezzi ibridi ed elettrici, quindi è bene sottolineare che l’energia elettrica è invisibile ed inodore e, in caso di incidente, occorre adottare alcune precauzioni”, spiegano.

COSA FARE IN CASO DI INCIDENTE

  • Prima di lasciare l’abitacolo aprire tutti i finestrini, (se possibile)
  •  Spegnere il veicolo , azionare il freno a mano, lasciare l’auto in posizione di parcheggio
  •  Mettersi a distanza di almeno 10 metri dalle auto incidentate se si ha il sospetto di un
    possibile incendio.
  • Chiamare i soccorsi, specificando che è coinvolta un’auto elettrica o ibrida efornire marca e modello. (In questo caso verranno interessati anche i VV.FF.)
  • Non toccare la vettura ed evitare di inalare gas e vapori o toccare i liquidi che eventualmente possono fuoriuscire dalla vettura.
  • All’arrivo dei Vigili del Fuoco ribadire che si tratta di una vettura elettrica/ibrida e fornire marca e modello.

Le stesse precauzioni vanno adottate in caso di veicolo sommerso o alluvionato, specificano dall’Osservatorio.

“Per agevolare e sveltire il passaggio di queste fondamentali informazioni facciamo un appello perché ciascuno tenga a bordo la scheda di soccorso, scheda tecnica (foglio formato A4)predisposta dalle case automobilistiche per fornire ai VV.FF. notizie su come intervenire per la messa in sicurezza sia dell’auto che degli eventuali occupanti. Convenzionalmente tale scheda di soccorso potrebbe essere posizionata nell’aletta parasole del conducente indicandone la presenza con un adesivo sul parabrezza. Adottando queste precauzioni, aiutiamo i soccorritori ad operare in modo veloce e corretto, quindi nessuna paura, ma è opportuno sapere come comportarsi in attesa dei soccorsi”, è l’appello del presidente dell’Osservatorio, Mauro Sorbi.

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