Facebook di nuovo nella bufera. Dopo la decisione della società di sospendere gli account Fb e Instagram di Donald Trump per i gravi fatti dei giorni scorsi, il Codacons annuncia una nuova diffida nei confronti dell’azienda di Mark Zuckerberg.

Quanto accaduto in America dimostra in modo evidente la pericolosità dei social network, attraverso i quali gli utenti possono essere incitati a comportamenti violenti e illegali – spiega il Codacons – Se oltreoceano la società ha correttamente provveduto a cancellare gli account di Trump perché incitavano i propri follower, in Italia la società non ha adottato adeguate misure in situazioni analoghe, e lascia che sui social si perpetrino violenze e abusi a danno di migliaia di utenti.

E’ il caso ad esempio di un noto influencer, che attraverso i suoi canali social ha incitato i propri follower alla violenza contro il Codacons, inducendoli a scrivere migliaia di post con minacce di morte e insulti.

Il Codacons contesta in particolare la posizione ufficiale di Facebook, per cui la stessa provvede a cancellare solo i post e commenti minacciosi e violenti esplicitamente segnalati dall’utente attraverso la procedura presente nel network. Ma questo non è assolutamente accettabile. Come è possibile per un singolo utente ad esempio segnalare tutti i migliaia o anche milioni di post e commenti conseguenza di una campagna di odio organizzata ad esempio da un influencer con milioni di followers contro di lui?

Per tale motivo il Codacons ha inviato una diffida a Facebook ad attivarsi per cancellare autonomamente tutti i post violenti, senza necessità di segnalazione da parte dell’utente. In mancanza, tutti gli utenti di Facebook vittima di messaggi violenti potranno agire anche contro la società, responsabile in solido, per richiedere il risarcimento di tutti i danni provocati.

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