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Eva contro Eva. Lucarelli ‘massacra’ Ferragni: “Voleva sembrare la piccola fiammiferaia”

Attacco al vetriolo di Selvaggia Lucarelli contro Chiara Ferragni, ma di parole pesanti sui social se n’è beccata anche lei.

In un lunghissimo post pubblicato sui propri social, la giornalista e opinionista si è scagliata contro l’imprenditrice digitale e influencer. “Ha un orizzonte emotivo, professionale e culturale che non va oltre le sue ciabatte Gucci – scrive Lucarelli – Non conoscendo nulla del mondo, non avendo interessi o curiosità che non siano se stessa e l’immagine di se stessa che arriva agli altri, non è abbastanza modesta e consapevole da comprendere i suoi limiti e i margini di miglioramento“.

La giornalista accusa Ferragni di circondarsi e ascoltare solo le opinioni del suo “cerchio magico di adulatori e parenti, e tenendo lontano chiunque provi a dire ‘forse su questo puoi lavorare’” e poi ha criticato “la stampa amica e uno stuolo di influencer al suo servizio in cambio di elemosina”. Per Lucarelli “i più ingenui si sono bevuti la manfrina furba sulle sue paure e sulle fragilità tatuate sulla pelle, ma non è vero che Chiara Ferragni è insicura. Non ha paura di non essere abbastanza, ha paura di fallire, che è un’altra cosa”.

“Il suo non è un problema con se stessa – lei si piace moltissimo – è un problema con l’eventuale dissenso del pubblico – prosegue Lucarelli -. Come tutti i narcisisti patologici ha un’enorme paura di essere smascherata. Da qui il suo terrore, di sempre, delle interviste, perché lei – maniaca del controllo – è l’unica narratrice di se stessa, e assistendo ieri alla conferenza stampa che l’ha costretta per una volta a rispondere con parole anziché con i selfie, viene anche facile capire il perché”. Una conferenza, a detta della giornalisti, in cui è venuta fuori “la mancata comprensione di semplici domande e una povertà lessicale che nemmeno il concorrente tipo di Temptation Island. Le sue nudità sul palco non hanno impressionato nessuno. La Chiara senza vestiti era quella che rispondeva ai giornalisti, non quella in un insolitamente brutto abito Dior“.