“Avevano creato un caos, i bonus edilizi avevano creato un effetto allucinogeno. È come quando uno dipende da una droga: ne chiederà sempre di più. Allora devi interromperla e semmai gli dai il metadone”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in un colloquio con il Corriere della Sera dopo che l’Istat ha imputato al deficit degli anni 2020-2022 circa 80 miliardi di quelle spese fiscali.

“Un’ottantina di miliardi riguardano il Superbonus e il bonus facciate al 90% – dice -. Poi sì, c’è un’altra trentina di miliardi di crediti d’imposta da incentivi edilizi più tradizionali che non sono entrati nel deficit perché non cedibili. Ma entreranno, via via che i beneficiari pagheranno meno tasse”.“Ahimè quei 110 miliardi di crediti qualcuno li dovrà pagare – aggiunge -. Con i crediti d’imposta lo Stato ha contratto un debito fiscale ed esso è destinato ad aumentare perché, pur avendo noi interrotto con fermezza il meccanismo, riconosceremo i diritti acquisiti di chi ha già presentato un progetto o una comunicazione asseverata di inizio lavori entro il 25 novembre 2022. Dunque ci sarà altro debito fiscale” spiega il ministro. “Mi pare inevitabile che l’impatto ci sia. Nella Nadef avevamo stimato un utilizzo forte dei crediti d’imposta, ma non così forte come poi si è manifestato”. In ogni caso “la reazione del mercato e delle autorità europee mi sembra positiva – osserva – perché tutti apprezzano che si sia fatta chiarezza e si sia tirata una riga”.

 

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