“Quando le risorse pubbliche vengono spese correttamente, quando le tasse vengono pagate da tutti in modo equo, quando le imprese operano in un contesto libero da concorrenza sleale e da infiltrazioni criminali, allora il sistema funziona.
E cresce la fiducia. E dove c’è fiducia, si investe, si innova, si assume, si guarda al domani”. Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti nel suo intervento all’inaugurazione dell’Anno di Studi 2025/2026 della Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza.
“Viviamo in un contesto in cui i crimini economici non possono più essere considerati semplicemente delle frodi o evasioni fiscali. I crimini economici sono diventati delle vere e proprie minacce alla stabilità di interi sistemi democratici. Sono sofisticati, trasversali, tecnologicamente avanzati”, ha evidenziato il ministro spiegando che “dobbiamo lavorare tutti insieme per rafforzare un’economia che non si limiti a produrre ricchezza, ma che la distribuisca in modo giusto. Un’economia in cui contribuire alle spese dello Stato, soprattutto in momenti complicati come quello che stiamo attraversando, non sia visto come un peso, ma come un atto di cittadinanza. Un’economia in cui la lotta all’evasione, alla corruzione e alla criminalità economica sia considerata una battaglia per la dignità del Paese’.
“Legalità economica – infatti – vuol dire proteggere il bilancio pubblico, vigilare sull’uso delle risorse comuni, contrastare l’infiltrazione criminale nell’economia legale, prevenire distorsioni generate da politiche commerciali aggressive, da speculazioni sulle criptovalute, da pratiche opache nella finanza digitale. La sicurezza economica – ha aggiunto – è la condizione essenziale per la libertà, la coesione sociale, lo sviluppo sostenibile. Costruire la legalità economica significa liberare energie, permettere a chi fa impresa con onestà di non essere penalizzato. Significa assicurare che i fondi pubblici vadano a chi ne ha davvero diritto. Significa proteggere i lavoratori da abusi, i cittadini da frodi, i giovani da un sistema che premia l’astuzia più della competenza. La legalità economica in questo senso non è un limite alla libertà, ma la sua garanzia più forte”.
“Legalità economica – ha aggiunto il ministro – significa coesione, significa credibilità, significa sviluppo. Investire in essa vuol dire investire in un Paese più giusto, più forte, più libero. Vuol dire investire nel futuro dell’Italia, impegnarsi per aumentare la qualità della nostra democrazia, per la stabilità delle istituzioni, per il benessere collettivo”.
“Ecco perché la legalità economica non è un concetto astratto, ma una condizione concreta che si costruisce giorno dopo giorno, attraverso il rispetto delle regole, la trasparenza nei comportamenti, la correttezza nei rapporti economici, la solidarietà contributiva. E soprattutto – ha puntualizzato -, si costruisce con l’impegno di tutti, delle istituzioni, delle imprese, dei cittadini”.
Ansa
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