(Agi) Pugno di ferro in Belgio contro i ladri di biciclette un problema che, in questo Paese relativamente (11 milioni di abitanti circa), colpisce almeno 30mila ciclisti l’anno, stando ai soli casi regolarmente denunciati.

Ma la ‘ricetta’ per abbassare l’incidenza dei furti – un crimine sostanzialmente impunito anche perché difficilmente perseguibile in tutta Europa – complice l’insediamento, lo scorso ottobre, del nuovo ministro della Giustizia,  Paul Van Tigchelt, potrebbe drasticamente cambiare questa situazione.

In Belgio, uno dei paesi campioni dell’Ue per la mobilità sostenibile, la polizia – rende noto il Brussels Times – “può ora utilizzare senza limiti le biciclette esca per scovare i ladri”. Grazie al ministro Van Tigchelt e ai legislatori belgi, molta burocrazia farraginosa che, in precedenza, legava di fatto le mani alle forze dell’ordine è stata eliminata per cui l’utilizzo delle esche anti-furti sarà decisamente facilitato.

Ma che cosa sono, esattamente, le biciclette-esca?

Si tratta di bici ‘anonime’ ovvero senza particolari caratteristiche se non quella di avere in dotazione un localizzatore Gps ben nascosto. Saranno chiuse e parcheggiate in strada, in vari quartieri della città. Nel momento in cui la bicicletta inizierà a muoversi, il localizzatore Gps avviserà la polizia che a questo punto dovrà solo seguire la ‘pista’ del ladro in sella al veicolo.

bici esca contro ladri trovata polizia belga
© TheMayor.eu – Fonte: Depositphotos

Pannello, per la Polizia il furto di bici non è più un problema

Il metodo non è, in realtà, nuovo ma fino a oggi – spiega la testata belga – la polizia poteva ricorrervi solo dimostrando di essere impegnata in operazioni speciali contro il crimine organizzato per ottenere l’autorizzazione della Procura. Le modifiche legislative recentemente adottate hanno reso le bici-esca più accessibili alla Polizia. E questo, secondo gli addetti ai lavori, fa sperare in un futuro in cui anche il reato di furto e di furto aggravato saranno finalmente perseguiti e puniti.

Neanche a dirlo, la ‘trovata’ belga è stata velocemente ripresa dalle testate europee: secondo dati aggiornati quest’estate della European Cyclists’ Federation ogni anno, nell’Ue a 27, spariscono nel nulla oltre 1,3 milioni di biciclette. E questo numero – secondo le statistiche delle diverse forze dell’ordine – è probabilmente una sottostima significativa del numero reale di biciclette rubate.

La ‘ricetta’ belga anti ladri di biciclette, insomma, potrebbe interessare più di un Paese! Stando a quanto riportato dai media, le bici-esca incideranno direttamente sulla capacità di perseguire questo tipo di crimine e punire i colpevoli: il ladro beccato, se colpevole del furto, dovrà pagare fino a 400 euro di multa. Non si conoscono le pene previste nei casi di recidiva. Ma è certo, sostengono i più, che l’utilizzo libero delle ‘esche’ da parte della polizia servirà anche come misura preventiva e come strumento di deterrenza dal commettere il reato.

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