Beppe Grillo è arrivato a Messina dopo avere attraversato lo Stretto a nuoto. Ad accoglierlo centinaia di simpatizzanti ed attivisti del Movimento 5Stelle che lo hanno a lungo applaudito. All’arrivo, ha fatto il segno della vittoria.

Al termine della traversata da Villa San Giovanni a Messina,  è stato ‘scortato’ fino al camper del movimento e accompagnato in un albergo.”Il mio è il terzo sbarco in Sicilia, il primo fu quello dei Savoia, poi quello degli americani che hanno portato la mafia e oggi sono arrivato io che ho portato il Movimento cinque stelle. Ma l’unico che è venuto a nuoto sono stato io – ha detto Grillo appena arrivato a nuoto a Messina – I bookmakers mi davano uno a quindici, incredibile. E davano anche un infarto nella prima metà della traversata”.

 Il comico si è tuffato nelle acque con una muta, la cuffia con gli occhiali e le pinne. Arrivato in Sicilia inizierà il suo tour elettorale che durerà 17 giorni in vista delle elezioni regionali del 28 ottobre.

 ”Probabilmente Beppe Grillo, da buon genovese ha preferito fare la traversata dello Stretto di Messina a nuoto per non pagare il biglietto del traghetto…”. Risponde con ironia Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza della Regione Siciliana per il Movimento 5 stelle, alle polemiche sulla traversata di Beppe Grillo.

 “A parte gli scherzi – spiega Cancelleri – Grillo non ci ha ancora detto quali sono i motivi di questa traversata, ma immagino che sia una scelta precisa. Per dimostrare che il ponte non serve per attraversare lo Stretto di Messina. E perché, cosa ancora più importante, prima del Ponte di Messina ci sono tante strade da realizzare o sistemare”.

 La barca-appoggio che ha seguito Grillo durante la traversata ha navigato alla sua sinistra, pronta ad assisterlo in qualsiasi momento. Oggi la temperatura del mare è di 24 gradi, onde tra 40 e 50 centimetri.

Il leader di 5 Stelle, accompagnato dallo ‘spin doctor’ del movimento, Gianroberto Casaleggio, prima della traversata ha improvvisato una mini-conferenza stampa. ”E’ bello questo mettersi in gioco, dovrebbe essere un gesto di tutti”, ha detto Grillo.

 ‘Questo Paese è sull’orlo di una crisi di nervi. Dovrebbero ringraziarci, che stiamo mantenendo la calma su tutti i fronti. La gente mi dice ‘prendo il fucile’ e io dico: ferma” ha aggiunto Grillo, ironizzando sullo scioglimento del Comune di Reggio Calabria e tornando ad accusare ”l’informazione in mano ai partiti. Esorto i siciliani a sforzarsi e ad andarsi a informare su altri canali. Io uso wikipedia, io aggrego intelligenze sui problemi”. (adnkronos)

La nota da Messina a cura di Patrizia Vita

Se l’idea era quella di creare scompiglio, Beppe Grillo c’è riuscito in pieno. Un leader nato, quello che stamani ha raggiunto a nuoto la sponda siciliana. Lo ha fatto per “fare struscio”, d’accordo, ma lo ha fatto.

Poteva anche arrivare su nave a Messina. Per dare un segnale forte della presenza del Movimento 5 Stelle in Sicilia, bastava “remasse contro il sistema” ed era fatta. Ma lui, che uomo di spettacolo rimane sino all’ultimo respiro, ha preferito la “scena”. E adesso, accolto da una marea di gente, è pronto a conquistare elettori. Pronto per un tour dell’isola della durata di 17 giorni, ognuno dei quali sarà scandito da comizi in cui, a trionfare, saranno, come il suo stile impone, urla, invettive contro il governo. Pronto a “catturare” proseliti. Impresa non difficile, diciamolo, per il performer genovese come per chiunque altro fosse giunto, anche su natante, reperire proseliti per una causa che “rompe” ( sin qui solo a parole) la politica fatta di complicità, sprechi, tangenti e promesse inevase. I sondaggi danno già un calo di votanti vicino al 40% per le regionali del 28 ottobre. Una stima di facile intuizione, viste le lotte intestine dei partiti tradizionali, visti gli insulti, le querele, il patetico botta e risposta tra candidati e, dunque, l’irresistibile “voglia di nuovo” che pervade l’elettore. Ed è qui che si insinua Grillo: tra il popolo dei delusi. Insomma, va a sparare sulla Croce Rossa. E così, da perfetto stratega del messaggio mediatico, da profondo conoscitore della comunicazione ad effetto, l’uomo che voleva darci l’America ci dà la “non Italia”.

Tra le dichiarazioni “bagnate” dell’uomo venuto dal mare, stamani, una, tra tutte, conquisterà il cuore degli isolani: ” La Sicilia può fare a meno dell’Italia. L’Italia non può fare a meno della Sicilia”. Ci creda o meno, frase da slogan elettorale o no, è davvero così. La nostra terra ha tutto per “camminare da sola”. La Sicilia raffina il 40% della benzina e del gasolio utilizzati in Italia. Ha luce e gas perchè produce energia, e ne spedisce anche nel continente. Grazie al transito del più grande metanodotto marino, che trasporta 25 miliardi di metri cubi di gas, l’isola fornisce alle altre regioni la metà del metano consumato. In pratica, se la Sicilia s’incazza ( ma quando?) potrebbe riscuotere, al posto del Tesoro italiano, le accise sui prodotti energetici. Circa 12 miliardi di euro l’anno. E da Roma in su tirano pure calci…. Caro Grillo, sulla scorta della sua frase di sicuro effetto elettorale, è invitato a trasmettere il messaggio nella sua Genova.. e paraggi.

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