Riprende l’ondata di migranti che approdano in Sicilia e gli occhi sono puntati sulla Libia a causa delle violenze perpetrate dai trafficanti. Nella notte tra sabato e domenica, quattro imbarcazioni hanno raggiunto l’isola di Lampedusa, in provincia di Agrigento, con a bordo 532 migranti, altre due barconi poi durante la giornata. Nella giornata di oggi, invece, il pattugliatore della Marina militare italiana Foscari si è diretto a Pozzallo con a bordo 49 persone. Infine la Ocean Viking, la nave della Ong europea Sos Mediterranee, è arrivata ad Augusta dopo aver ricevuto l’ordine dalle autorità competenti di far sbarcare le 236 persone salvate da due gommoni in difficoltà martedì 27 aprile.

La Comandante Foscari, il cui arrivo a Pozzallo era previsto per le 15:30, aveva soccorso  le 49 persone, che erano a bordo di un gommone sovraffollato e alla deriva in acque internazionali, a circa 75 miglia nautiche a nord di Tripoli. Secondo le prime informazioni, si tratta principalmente di minori non accompagnati.

A soccorrere le quattro “carrette del mare” che si trovavano in una distanza compresa tra dodici miglia e un miglio dalla costa di Lampedusa sono state le motovedette della Capitaneria di Porto e della Guardia di finanza. Un arrivo massiccio quello sull’isola, dove sono approdati complessivamente ben 532 migranti , per la maggior parte subsahariani e altri 153 durante la giornata Tutti i natanti sono stati posti sotto sequestro, mentre i migranti, dopo un primo controllo sanitario sul molo Favaloro, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono circa 700 persone.

Sempre nella giornata di ieri , la Ocean Viking è arrivata ad Augusta, dopo aver ricevuto l’ordine dalle autorità competenti di far sbarcare le 236 persone salvate da due gommoni in difficoltà lo scorso martedì. Previsto un tampone per tutti gli stranieri a bordo per verificare eventuali positività al Covid, prima di avviare le procedure di sbarco sulla nave per la quarantena. I minori non accompagnati saranno trasferiti in centri di accoglienza.

I soccorritori, pur esprimendo sollievo per la soluzione della vicenda, si dicono tuttavia amareggiati e addolorati per l’ennesima tragedia di cui sono stati testimoni nell’ultima settimana. Un naufragio senza superstiti, un salvataggio simultaneo di due gommoni sovraccarichi, diverse intercettazioni della guardia costiera libica. Molti dei sopravvissuti a bordo della Ocean Viking hanno raccontato le violenze che hanno subito in Libia per mano dei trafficanti. Vedendo la fragilità dei gommoni in cui avrebbero dovuto imbarcarsi e le onde alte di quella notte, molti di loro hanno avuto paura ma sono stati picchiati e costretti a salire a bordo.

A tal proposito Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee Italia, punta il dito sulla situazione in Libia e sottolinea la necessità di trovare una soluzione a livello europeo. ” Per la prima volta dopo mesi, una nave della Marina italiana, ha condotto un salvataggio in acque internazionali al largo della Libia. Speriamo che sia solo il primo passo di un rinnovato sforzo europeo e italiano di ricerca e soccorso”, ha detto.

Sos Mediterranee, inoltre, insieme alle altre Ong di soccorso civile presenti in Italia, ha scritto nei giorni scorsi una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi, chiedendo un incontro per discutere le iniziative concrete che il suo governo intende adottare, coinvolgendo l’Europa, per garantire operazioni di salvataggio coordinate e tempesti

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