Gondole, tradizione e simbolo di Venezia. E’ grazie a due ragazze se l’ultimo ‘squero’ ritorna in vita.

“Si sono ritagliate uno spazio nella storia della Venezia dei nostri giorni”, ha commentato entusiasta Luca Zaia, governatore del Veneto, quando ha saputo che Elena ed Elisabetta Tramontin hanno deciso di portare avanti il lavoro del loro padre, Roberto Tramontin, deceduto lo scorso novembre.

Un cantiere dove si fanno gondole dal 1884 e che racchiude nella sua tradizione la storia di Venezia.

“In quello squero – ha aggiunto Zaia – Elena ed Elisabetta hanno saputo sposare la storia millenaria di Venezia alla modernità che richiede un progetto imprenditoriale, ricordando il papà nel modo migliore: tenere in vita il lavoro che amava tanto”.

I Tramontin sono eredi della dinastia di Maestri d’Ascia del rio di Ognissanti e il loro squero era, un po’, il nido delle gondole.

Le figlie hanno deciso di mantenere in vita la storia di famiglia, regalando alla città di Venezia il sogno di poter continuare ad essere la città delle gondole.

“Con il loro coraggio, l’amore per il padre e il suo lavoro, lo spirito imprenditoriale, Elena ed Elisabetta Tramontin si sono ritagliate uno spazio nella storia della Venezia dei giorni nostri. Di certo dallo squero della storica ‘Domenico Tramontin & figli’ usciranno nuove gondole che non avranno nulla da invidiare alle loro nonne e bisnonne – ha concluso Zaia –Auguro a Elena e Elisabetta un successo straordinario”.

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