La Francia si prepara ad introdurre importanti misure per arginare lo spreco di cibo che annualmente si consuma nel Paese transalpino, stimato in circa 30 chilogrammi per persona. Sono allo studio infatti una serie di provvedimenti volti a limitare questo fenomeno increscioso, con l’idea guida che i grandi distributori dovranno donare il cibo in eccesso alle persone più bisognose.

In quest’ottica dunque sono state avanzate le proposte che in questi giorni sono in fase di istruttoria, e in particolare emerge che i supermercati che occupano un’area superiore ai 400 metri quadrati dovranno accordarsi con le associazioni di beneficienza per agevolare le donazioni alimentari. Così facendo si spera di recuperare almeno parte del cibo del valore di 10-18 miliardi di euro che va annualmente sperperato, giungendo nel 2025 a dimezzare lo spreco alimentare.

Non sarà questa però l’unica linea di azione, dato che il Governo francese punta anche a creare una mentalità avversa allo spreco. Per questo saranno attuati altri provvedimenti, come l’istituzione nelle scuole di un programma di educazione alimentare, oppure la graduale introduzione nei ristoranti di appositi sacchetti per portarsi a casa il cibo non finito.

Anche in Italia in Parlamento qualcosa si muove in questo senso, con alcuni deputati del PD che si sono fatti promotori di “una legge per limitare gli sprechi, utilizzare consapevolmente le risorse e promuovere la sostenibilità ambientale”, presentata il 17 aprile, per fronteggiare gli oltre 8 miliardi di sprechi alimentari annuali dello Stivale.

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