“Quella di esibire un certificato vaccinale per partecipare ad alcune attività potrebbe essere un’opportunità e una soluzione almeno per far ripartire il settore del turismo il più presto possibile. Avendo un certificato almeno le persone vaccinate potrebbero ridare ossigeno a queste attività. Ne parlerò alla prossima Conferenza delle Regioni e lancerò una proposta da inviare alla Conferenza alla prossima riunione della Commissione Turismo. E’ una proposta condivisibile, mi auguro che potrà essere applicabile”. Così Daniele D’Amario, presidente della Commissione Turismo e Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni.

E un certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione o lo stato di salute dei passeggeri è al vaglio anche dell‘International Air Transport Association (IATA). Anche alcune compagnie aeree stanno pensando a procedure analoghe per prenotare i prossimi voli a bordo dei loro velivoli. La Qantas ha annunciato che prima di salire a bordo degli aerei per andare in Australia non basterebbe presentare solo il normale passaporto e il visto. Ma anche il pass sanitario, un certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione contro il coronavirus.

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