Continua a crescere il numero dei pensionati italiani che decidono di trasferirsi all’estero. A mettere nero su bianco i numeri è il Rapporto Migrantes sugli italiani nel mondo.

Dopo lo stop del Portogallo, dal 2024, al regime fiscale agevolato per i pensionati, chi ha intenzione di trascorrere la terza età lontano dal Belpaese per poter contare su una pensione quasi lorda, un costo della vita inferiore, ritmi più lenti, un clima mite e magari anche il mare deve quindi valutare altre soluzioni.

“Tra i ‘paradisi’ rimasti, come spiega Federico Migliorini, commercialista ideatore di Fiscomania.com, al Giornale di Brescia, ci sono la Grecia (che concede un’aliquota unica del 7% per 15 anni), Cipro (dove la pensione sotto una certa soglia non è tassata), Malta (15%), le sempre invitanti Canarie, come pure Slovacchia, Slovenia e Albania.

Ma i pensionati non se ne vanno solo per beneficiare della defiscalizzazione sulla pensione. “Gli anziani – si legge nell’ultimo Rapporto Migrantes sugli italiani nel mondo – vanno negli stessi luoghi dove si sono trasferiti figli e nipoti”.

 

Sarebbe insomma in atto un ‘processo di ricongiungimento familiare moderno’ che va ben oltre i dati disponibili: molti pensionati, infatti, sfuggono ai conteggi perché non richiedono il cambio di residenza mossi dalla speranza, ad esempio, che i figli tornino in Italia o dal desiderio di non perdere il medico di base e l’assistenza sanitaria italiana.

 

Quanto, poi, ai singoli Paesi, l’indagine fa notare l’incremento dei pagamenti Inps registrato negli ultimi cinque anni in termini assoluti in Ucraina, Romania e Portogallo e in termini percentuali anche in Moldavia, Tunisia e Bulgaria.

La Germania, comunque, continua a essere il Paese con il maggior numero di pensionati Inps.

Fonte ItaliachiamaItalia.it

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