La spesa per gli stipendi della Pa è stata per il 2025 di 201 miliardi di euro, con un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Lo rileva la Corte dei Conti nella relazione sul costo del lavoro pubblico 2025.
Previsioni
Riqualificazione del personale
Le assunzioni di personale avvenute nel corso degli ultimi anni, spiega la Corte, anche sulla spinta delle azioni collegate alla realizzazione degli obiettivi previsti dal Pnrr, iniziano a mitigare tali effetti. Tuttavia, per poter assistere a un concreto miglioramento misurabile anche attraverso l’abbassamento dell’età media, “sarà necessario attendere ancora alcuni anni”. Di fondamentale importanza nel processo di riqualificazione del personale appaiono gli interventi finalizzati a formazione, aggiornamento delle competenze e valorizzazione del merito dei dipendenti del comparto pubblico. L’obiettivo è sfidante e necessita di interventi su più livelli a partire dal pieno e corretto utilizzo delle specifiche risorse nell’ambito del Pnrr e con il supporto di interventi mirati a livello normativo, oltreché attraverso l’implementazione di nuovi processi di pianificazione e programmazione delle amministrazioni pubbliche.
Contratti
Quanto al ruolo della contrattazione, si conferma la centralità dello strumento per la regolazione dei rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni e di gestione delle politiche retributive. Le risorse disponibili per il triennio 2022-2024 sono in grado di assicurare una crescita delle retribuzioni di circa il 5,78 per cento a partire dal 2025, anno che coincide con l’entrata a regime dei contratti collettivi 2022-2024, e degli accordi per il restante personale pubblico. Per le annualità successive sono già state stanziate nella legge di bilancio 2025 le risorse finanziarie commisurate alla variazione del potere d’acquisto prevista anche per gli anni futuri.
