Nell’era digitale internet è diventato il primo strumento di informazione, anche scientifica. Sono tantissime le persone che ricorrono al web per avere notizie su malattie e cure, ma la rete non è il Dottor House e spesso si resta vittime di fake news.

Il Censis e Assosalute hanno condotto una ricerca secondo la quale sono circa 15 milioni gli italiani che si affidano al web per sapere come curare piccoli disturbi e tra questi almeno 8,8 milioni hanno ricevuto risultati sbagliati.

Fortunatamente le principali fonti di informazione medica restano il medico di base (53,5%) e il farmacista (32,2%), ma la consultazione web è decisamente aumentata (28,4%).

Secondo i dati Censis il 17% degli italiani consulta siti web generici sulla salute, il 6% i siti istituzionali, il 2,4% i social network.

“Sulle fake news la questione non è tanto chiudere i siti o censurare l’informazione, ma per quanto riguarda i farmacisti fare un salto culturale nel rapporto tra web e social, nell’interazione tra negozio fisico e digitale, utilizzare questi strumenti utilizzando anche la conoscenza in modo documentato, confutando il linguaggio delle fake news che è poi accattivante per definizione” spiega il presidente di Federfarma Marco Cossolo.

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