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Bonus 150 euro anche alle partite Iva, ma solo con redditi fino a 20.000 euro

Il bonus di 150 euro, già previsto per dipendenti e pensionati, viene esteso anche alle partite IVA con redditi fino a 20.000 euro. È questa la novità inserita nella bozza del DL Aiuti ter approvato in Consiglio dei Ministri il 16 settembre.

Non si tratterà di una nuova erogazione, come per le altre categorie di beneficiari, ma di un importo che si aggiungerà all’indennità originaria di 200 euro, che ad oggi autonomi e professionisti sono ancora in attesa di poter richiedere.

Con questo intervento, quindi, autonomi e professionisti avranno diritto ad un bonus complessivo di 350 euro, a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Le risorse impegnate dal Governo ammontano a 412,5 milioni di euro per l’anno 2022 e si aggiungono ai 600 milioni già stanziati.

I requisiti per avere diritto al bonus sono i seguenti: essere lavoratori autonomo/liberi professionisti; non essere titolari di pensione; non avere percepito la stessa indennità in altra formula; avere percepito nel 2021 un reddito complessivo inferiore a 20.000 euro; essere iscritti ad una delle gestioni previdenziali dell’INPS o degli altri enti gestori di forme obbligatorie di previdenza.

L’apertura alle domande per ottenere il bonus è attesa per il prossimo 26 settembre, e probabilmente sarà possibile richiedere i due bonus con un’unica istanza.

Si spera che l’introduzione della nuova indennità non generi nuovi rallentamenti ai tempi di attuazione.

F.C.

foto di Informazione Fiscale.it