“Nei primi mesi dell’anno l’incertezza ha rallentato il mercato, ma poi è scattata una corsa agli acquisti per sfruttare gli incentivi”, commenta Mario Michele Spinelli, amministratore delegato di Wirtgen group. “Dopo cinque anni di crescita e una saturazione fisiologica, il 2025 per il segmento delle macchine stradali sarebbe dovuto essere un anno di calo, ma il timore di perdere i benefici dell’Industria 4.0 ha spinto molti clienti ad anticipare gli ordini. Nonostante si preveda una contrazione futura legata alla fine degli incentivi, l’andamento ciclico del mercato e lo spostamento dei fondi pubblici verso altre emergenze infrastrutturali rendono difficile fare previsioni per il resto dell’anno”. A livello internazionale, “preoccupa il -19% della bilancia commerciale, segnale di una maggiore performance dei prodotti importati rispetto a quelli nazionali- dice Michele Vitulano, presidente di Unacea- Il mercato italiano, pur influenzato dagli incentivi statali, rimane tra i più importanti in Europa per volume e parco macchine. Il governo dovrà affrontare temi cruciali come il dissesto idrogeologico e l’emergenza infrastrutturale per stimolare nuovi investimenti: per questo ottimista sulle prospettive”. Secondo l’ultimo Report commercio estero Unacea-Cer, gli scambi internazionali di settore risultano in calo: tra gennaio e aprile 2025, le esportazioni di macchine per costruzioni italiane hanno raggiunto un valore di €1 miliardo, registrando una diminuzione del 10% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le importazioni si sono invece attestate a poco più di 600 milioni di euro, con un lieve calo del 3%. Nonostante una flessione del 19% rispetto al 2024, il saldo della bilancia commerciale resta in attivo con un avanzo di €360 milioni.
