Stop a monumenti deturpati e danneggiati  dai vandali. Non possono “essere etichettate come ‘bravate’: sono gravi in ambito sociale perché coloro che le hanno commesse o non le hanno considerate affatto un’anomalia comportamentale o le ha commesse sapendo che sono un’anomalia ma non se ne sono assolutamente curati”.

Sanzione per chi imbratta i beni pubblici. Con il disegno di legge voluto dal Governo Meloni, se danneggi una facciata pubblica, una fontana, un bene culturali non sarà più lo Stato a dover pagare quel costo, che non dovrà gravare sulla collettività. Lo pagherà chi è colpevole di averlo fatto.

Ma non è tutto: carcere fino a tre anni per gli atti vandalici contro opere d’arte o bellezze storiche. E’ quanto prevede una proposta di legge di Fratelli d’Italia contro gli ecoattivisti “imbrattatori” dei beni culturali. Il senatore Lisei, primo firmatario, auspica “pene più severe e la possibilità di applicare un Daspo urbano”. Il testo dovrebbe approdare nei prossimi giorni in commissione Giustizia a Palazzo Madama.

 

 

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