Con il messaggio n. 1107 del 14 marzo 2024 l’INPS detta i tempi delle decorrenze dell’esonero contributivo per i soggetti che maturano il diritto alla pensione in “Quota 103” nell’anno 2024.

Il DL 4/2019 aveva concesso ai lavoratori dipendenti la facoltà di accedere all’istituto della cosiddetta pensione anticipata flessibile, agevolazione che permette il pensionamento al raggiungimento di quota 103, ovvero 62 anni di età e un’anzianità contributiva di 41 anni.

Con la legge di bilancio 2024 il governo è intervenuto sulla materia offrendo incentivi ai lavoratori che, pur avendo maturato entro quest’anno i requisiti, decidono di rinunciare alla pensione anticipata flessibile.

Il beneficio consiste nella facoltà di chiedere al datore di lavoro la corresponsione in busta paga della quota di contribuzione a proprio carico, anziché destinarla al finanziamento della pensione, con un aumento dello stipendio di circa il 10%, fino al conseguimento di una pensione diretta o del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia. Anche per il datore di lavoro viene meno l’obbligo di versare la quota di contribuzione.

Lo scorso 14 marzo, con il messaggio n. 1107, l’Istituto nazionale della previdenza sociale ha fissato così lo scadenzario delle decorrenze.

Per i lavoratori dipendenti del settore privato, se la pensione è a carico della Gestione esclusiva dell’AGO, l’esonero contributivo in questione non può avere una decorrenza antecedente al 2 agosto 2024; se invece il trattamento pensionistico è liquidato a carico di una Gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO, la decorrenza slitta al 1° settembre 2024.

Per quanto riguarda i dipendenti del pubblico impiego, infine, l’esonero contributivo non può avere una decorrenza antecedente al 2 ottobre 2024, se il trattamento pensionistico è liquidato a carico della Gestione esclusiva dell’AGO, ovvero al successivo 1° novembre, se il trattamento è a carico di una Gestione diversa da quest’ultima.

F.C.

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