Il Consiglio dei ministri ha approvato nella giornata di ieri il nuovo decreto sostegni. Le misure interesseranno in particolar modo le imprese del commercio al dettaglio, oltre che i bar e i ristoranti, le imprese di catering, piscine, il settore fieristico e le imprese organizzatrici di feste e cerimonie.

Si parlerà ancora una volta di contributo a fondo perduto, destinatari tutte quelle attività che anche nel 2021 hanno subito una riduzione del fatturato rispetto al 2019. A queste misure si aggiungerà il rifinanziamento del Fondo per il sostegno delle attività economiche che sono state chiuse a causa della pandemia, come discoteche e sale da ballo, un ampliamento del bonus investimenti 4.0, e nuovi sconti sulla cassa integrazione.

Il Governo attraverso i codici ATECO di riferimento ha individuato gli specifici settori destinatari degli aiuti. Si tratta degli operatori del commercio che svolgono attività di vendita al dettaglio di carburanti, mobili, apparecchi audiovisivi, prodotti ad uso domestico, vendita di confezioni, calzature e articoli in pelle, profumeria, fiori e piante, orologi e gioielli, ecc.

I codici Ateco specificatamente individuati dal Governo sono: 47.19, 47.30, 47.43, tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99. Ateco 47.19, 47.30, 47.43, e tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99.

Per ottenere l’erogazione del nuovo contributo a fondo perduto occorrerà aver realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 2 milioni di euro, ed aver subito nel 2021 una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto al 2019.

È stato previsto un ulteriore stanziamento per le imprese che svolgono attività di bar, ristorazione, eventi, piscine, che nel 2021 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 40% rispetto al 2019, e che nel 2021 hanno registrato un peggioramento del risultato di esercizio. I codici ATECO interessati dalla misura sono 96.09.05, 56.10, 56.21, 56.30, 93.11.2,

Questa volta la domanda andrà presentata al Ministero dello Sviluppo economico, e non più all’Agenzia delle Entrate.

Rimangono ancora da definire le modalità e i termini per la concessione e l’erogazione dei nuovi sostegni.

Fabrizio Carta

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