Le persone anziane che soffrono di depressione hanno piu’ probabilita’ di incorrere in cadute e conseguentemente in fratture ossee. E’ quanto svela una ricerca della Neuroscience Research Australia (NeuRA), pubblicata sulla rivista Age and Ageing. Lo studio ha coinvolto 300 partecipanti provenienti dal Taiwan meridionale, con un’eta’ compresa tra i 65 e i 91 anni, non sottoposti a trattamenti farmacologici per la cura della depressione, valutati attraverso la Geriatric Depression Scale.

Lo studio ha evidenziato che le persone che soffrono di depressione sono piu’ propense a cadere, il che suggerisce una complessa relazione tra malattia mentale, equilibrio e cadute nelle persone anziane. Dopo essere stati sottoposti alla Geriatric Depression Scale (una tra le piu’ diffuse scale per la valutazione di sintomi depressivi nell’anziano) i partecipanti sono stati seguiti attraverso un monitoraggio telefonico ogni due mesi: e’ emerso che la depressione era piu’ comune in coloro che erano incorsi in cadute. E’ risultato affetto da depressione il 40 per cento in coloro che cadevano ricorrentemente, il 28 per cento in coloro che erano caduti solo una volta e solo il 16 per cento di coloro che non erano mai caduti. “Sapevamo che la depressione e le cadute sono collegati nelle persone anziane, ma non eravamo mai stati in grado di determinare se la depressione stessa o gli anti-depressivi potesse accrescere il tasso di caduta”, ha detto Stephen Lord, ricercatore della NeuRA. Dal momento che cadute accidentali costituiscono una delle principali fonti di lesioni e morte negli anziani in tutto il mondo, questa scoperta potrebbe spingere i programmi sanitari a considerare anche la salute mentale tra le cause. (AGI) .

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