“Anche l’emergenza legata a questa pandemia ha confermato che il livello qualitativo del sistema sanitario e della ricerca biomedica del Veneto sono eccellenze riconosciute a livello internazionale. La candidatura di Venezia e della regione ad ospitare l’HERA è indiscutibilmente un contributo alla crescita ed all’affermazione di tutto il Paese. Il Veneto è una sede perfettamente attinente con questa agenzia europea in campo sanitario, per posizione e per modello di sviluppo”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, annuncia la formalizzazione della candidatura di Venezia e del Veneto a sede dell’Autorità per la preparazione e la risposta all’emergenza sanitaria (HERA) dell’UE. Oggi, infatti, ha firmato e inviato la lettera con la proposta ufficiale al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
“Abbiamo trasmesso a Palazzo Chigi un approfondito e dettagliato studio di fattibilità – aggiunge il Presidente Zaia -. In esso si trova la conferma delle potenzialità e delle eccellenze che contraddistinguono la nostra regione in campo sanitario e che sono perfettamente in linea con le aspettative e le esigenze espresse dalla Commissione europea. Caratteristiche che il tutto il nostro territorio può esprimere in termini di preparazione, ricerca, innovazione in materia biomedica avanzata ed efficienza gestionale in campo sanitario”.
Posizione strategica
“La candidatura è sostenuta anche da potenzialità dovute alla posizione geografica e alla capacità di accoglienza – prosegue il Governatore -. Il Veneto è in una posizione centrale nella rete delle comunicazioni e dei servizi dell’area mitteleuropea. Una posizione strategica per gli spostamenti all’interno dell’Unione, supportata da ottimi collegamenti logistici e trasporti efficienti a cui si aggiungono l’efficacia della rete infrastrutturale locale e la coesione del sistema economico-sociale”.
“La candidatura veneta è per Bruxelles una soluzione di alto profilo perché rappresenta una best practice a livello internazionale – conclude Zaia -. Ho confermato al Presidente del Consiglio che noi ci crediamo e sosterremo questo progetto anche a Bruxelles; da questa idea si apre una cascata di opportunità per l’intero Paese e tutta l’Unione europea”