(AdnKronos)”In questo periodo ricevo minacce di ogni tipo, che vanno da quelle personali a quelle alla mia famiglia, ai miei figli, insulti ormai coloriti. Credo che non bisognerebbe derubricare gli attacchi che io e altri riceviamo come l’attacco dello stupido, perché secondo me c’é dietro un’organizzazione che potrebbe essere definita davvero criminale con una strutturazione, come alcuni movimenti no-vax, dove è evidente che dietro c’é finanziamento, testa”.
Così l’infettivologo Matteo Bassetti “E’ sbagliato considerare l’attacco no-vax come un attacco perseguibile a querela: oggi è un attacco contro lo Stato e come tale dovrebbe essere perseguito. Non esiste che ieri in piazza la gente sia andata ad attaccare i vaccini in quel modo, perché quello è un attacco contro lo Stato, come se si andasse ad attaccare la magistratura perché persegue la mafia. Oggi quello è uno strumento che la scienza ha messo a disposizione dello Stato italiano per cercare di proteggere i propri cittadini”, ha aggiunto l’esperto.
“Alle persone che scendono in piazza” contro il vaccino anti Covid o contro il Green pass “dovremmo parlare, se hanno voglia di ascoltare, e la miglior risposta deve venire dalla scienza”. Lo sottolinea all’Adnkronos il primario. “Una delle critiche più forti che arriva da quella piazza è che i vaccini sono sperimentali – ricorda Bassetti – E’ giusto che sia la scienza a rispondere: la tecnologia a mRna è del 1990 è comunque l’azienda BionTech” che ha sviluppato il vaccino a mRna “è del 2008, sono passati quindi molti anni da quelle ricerche, si stava lavorando a questi vaccini per la Sars e per Ebola. Diamo informazioni scientifiche complete e con equilibrio”.
Mi chiedo però – aggiunge – come faranno queste persone in autunno quando la situazione epidemiologica potrebbe essere più complicata. Se non si convinceranno ad immunizzarsi bisognerà trovare degli strumenti per proteggerle”.
“In una situazione di pandemia senza la variante Delta potevamo permetterci di arrivare all’immunità di gregge con l’80% della popolazione vaccinata, ma con la Delta così diffusa meglio superare quella soglia e arrivare all’85-90%”, evidenzia ancora.
“Se manteniamo il ritmo di vaccinazioni degli ultimi giorni, a settembre dovremmo arrivare all’80-85% degli italiani immunizzati – aggiunge Bassetti – ma non dobbiamo più mollare. Il ritmo è aumentato perché c’è stato ‘l’effetto Draghi’, ovvero il decreto sull’obbligo di Green pass per accedere in alcuni luoghi pubblici, “ma quando sarà passato dobbiamo continuare a comunicare che è necessario vaccinarsi, perché chi fa il vaccino avrà una forma di malattia paragonabile all’influenza ma chi no lo fa – conclude – potrà anche avere una forma anche più aggressiva e rapida della malattia vista la diffusione della variante Delta”.
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