AGI – Yoga, Tai Chi, camminata e jogging: sono le migliori forme di esercizio per contrastare l’insonnia e migliorare la qualità del sonno. A questa curiosa conclusione giunge uno studio, pubblicato sul British Medical Journal Evidence Based Medicine, condotto dagli scienziati della Beijing University of Chinese Medicine. Il team, guidato da Zhijun Bu, ha esaminato i database disponibili su lavori precedenti, che coinvolgevano in totale 1.348 partecipanti e 13 diversi approcci terapeutici per alleviare l’insonnia.
Il corpus di evidenze che dimostrano l’utilità e dell’esercizio fisico è in aumento, ma le linee guida attuali non forniscono indicazioni precise su quale tipologia di sport prediligere. Per rispondere a questo interrogativo, i ricercatori hanno condotto una meta-analisi di rete per confrontare gli approcci consigliati e individuare le strategie più efficaci contro l’insonnia. I lavori considerati comprendevano la valutazione di allenamenti dolci, camminata, jogging, esercizi aerobici misti, igiene del sonno, terapia cognitivo-comportamentale, Ayurveda, agopunture, cambiamenti dello stile di vita e la combinazione di allenamento e terapie.
I programmi avevano una durata compresa tra quattro e 26 settimane. Per valutare i modelli del sonno sono stati utilizzati sistemi di punteggio convalidati per la qualità del sonno e la gravità dell’insonnia (PSQI e ISI45), nonché misure soggettive e oggettive del tempo totale di sonno, la percentuale di tempo trascorso a dormire, il numero di risvegli e il periodo di latenza, ovvero il tempo necessario a riprendere sonno dopo il risveglio.
I dati evidenziano che praticare yoga, camminare, fare jogging e Tai Chi erano associati a significativi benefici contro l’insonnia. Considerati i vantaggi di queste attività, tra cui il basso costo, i minimi effetti collaterali e l’elevata accessibilità, gli scienziati sottolineano che questi interventi sono adatti all’integrazione nei programmi di assistenza primaria e di salute della comunità. I prossimi approfondimenti, concludono gli autori, potrebbero chiarire quale esercizio sia più adatto ad alleviare uno specifico sintomo dell’insonnia.
