Questi risultati, commentano gli esperti, supportano l’uso dell’esercizio fisico come strategia di trattamento primaria per i disturbi del sonno. L’insonnia, riportano gli esperti, ha una prevalenza che varia dal quattro al 22 per cento, ed è associata a un rischio maggiore di diverse patologie mentali e fisiche, tra cui demenza e malattie cardiovascolari. I trattamenti farmacologici per l’insonnia non sono privi di effetti collaterali e la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), pur essendo efficace, non è sempre disponibile a causa della carenza di terapisti qualificati.
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