Nella stagione influenzale 2024-2025 la copertura vaccinale contro l’influenza in Italia si attesta al 19,6% nella popolazione generale, con un leggero aumento rispetto al 18,9% registrato nella stagione precedente. Nonostante l’incremento, i numeri restano ancora distanti dagli standard raccomandati dalle autorità sanitarie internazionali, soprattutto per le categorie a rischio.

Il dato più critico riguarda ancora una volta la popolazione anziana (età ≥65 anni), principale target delle campagne vaccinali, che registra una copertura del 52,5%, praticamente invariata rispetto al 53,3% del 2023-2024. Un risultato ben al di sotto della soglia minima del 75% indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per garantire una protezione efficace.

Complessivamente, sono state somministrate oltre 11,5 milioni di dosi su scala nazionale, un dato in linea con le stagioni precedenti, ma che conferma una sostanziale stagnazione, soprattutto tra gli over 65. A fronte di un calo d’interesse da parte della popolazione adulta e anziana, si registra invece un cauto ottimismo per l’incremento nelle fasce più giovani.

Uno dei dati più incoraggianti arriva dai bambini in età scolare (5-8 anni), tra i quali la copertura ha raggiunto il 29,1%, segno della buona riuscita di alcune campagne locali. Particolarmente virtuosa la Provincia Autonoma di Trento, che ha toccato la straordinaria quota del 75,2%.

In netto contrasto, gli adulti tra i 18 e i 64 anni restano una fascia critica, con coperture stimate tra il 4% e il 12%. Una quota ancora troppo bassa, che segnala scarsa adesione e forse anche una comunicazione non sempre efficace sui rischi legati all’influenza stagionale per questa fascia d’età.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia