“Vi chiedo di portare ai tutti i lavoratori che rappresentate il grazie sincero della Regione e dei cittadini veneti. Stanno facendo sacrifici enormi che meritano gratitudine e rispetto”.

Lo ha detto l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto, che oggi ha incontrato le sigle sindacali della sanità per un confronto e una reciproca informazione sulla situazione e sui provvedimenti collegati all’emergenza coronavirus.

L’evolversi dei fatti e delle valutazioni scientifiche ed epidemiologiche che stanno accompagnando l’attività delle Istituzioni è stato illustrato ai sindacati dalla Dirigente della Direzione Prevenzione, Francesca Russo.

L’Assessore ha affrontato i vari argomenti attinenti alla sicurezza, alla dotazione organica, e all’organizzazione presente e futura.

“Lo sforzo in atto – ha detto l’Assessore – richiede la massima attenzione agli organici. Per questo, dopo aver autorizzato 215 nuove assunzioni a tempo indeterminato scorrendo le graduatorie già vigenti in Azienda Zero, siamo pronti a farne delle altre con celerità se l’evolversi della situazione lo richiedesse. Sforzo massimo anche sul fronte della dotazione di materiali di sicurezza, che Azienda Zero sta acquistando in modo massiccio per a fronte di notevoli difficoltà di approvvigionamento e che ci stiamo adoperando perché arrivino anche dalla dotazione nazionale attivata dal Commissario Borrelli”.

Dal punto di vista organizzativo, l’Assessore ha informato i sindacati che “si sta anche lavorando con i direttori sanitari a un piano specifico in previsione del fatto che il numero di casi possa aumentare notevolmente, basato sull’attivazione di moduli composti nei singoli ospedali”.

Disponibilità, da parte dell’Assessore, anche rispetto alla possibilità di un riconoscimento economico per coloro che, in questi giorni, stanno facendo grandi sacrifici: “stiamo monitorando la questione a livello nazionale – ha detto – a cominciare dall’inserimento nel primo provvedimento utile della riserva del 2% del Fondo Sanitario Nazionale per finalità premiali della professionalità”.

“La Regione – ha anche informato l’Assessore – sta ponendo con forza al coordinamento nazionale anche la necessità che si determini una definizione di contatto stretto specifica per gli operatori sanitari”.

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