Anche le varianti Covid hanno le loro Faq e arrivano dall’Istituto superiore di sanità. Sale dunque l’allerta dopo i casi in aumento in Italia.  A preoccupare è la variante inglese, che secondo gli esperti risulta essere la più contagiosa e letale. Lo ha confermato anche Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza. I timori derivano anche dalla consapevolezza che sta ulteriormente mutando, complicando l’individuazione del virus.

Sui test per individuare le varianti: “Per potere discriminare se un’infezione è determinata da una variante è necessario un test specifico altamente specialistico che è detto sequenziamento, in cui si determina la composizione esatta del genoma del virus”.

Come difendersi dunque? “Al momento non sono emerse evidenze scientifiche della necessità di cambiare le misure, che rimangono quindi quelle già in uso: mascherine, distanziamento sociale e igiene delle mani. La possibilità di venire in contatto con una variante deve comunque indurre particolare prudenza e stretta adesione alle misure di protezione”, scrive l’Iss.

Per l’azione di monitoraggio delle varianti in Italia, l’analisi, si ricorda nelle Faq, viene effettuata dai laboratori delle singole regioni, sotto il coordinamento dell’Istituto superiore di Sanità.

Il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) raccomanda di sequenziare almeno circa 500 campioni selezionati casualmente ogni settimana a livello nazionale, con le seguenti priorità: individui vaccinati contro Sars-CoV-2 che successivamente si infettano nonostante una risposta immunitaria al vaccino; contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi a Sars-CoV-2 per lunghi periodi; casi di reinfezione; individui in arrivo da paesi con alta incidenza di varianti Sars-CoV-2; aumento dei casi o cambiamento nella trasmissibilità e/o virulenza in un’area; cambiamento nelle performance di strumenti diagnostici o terapie; analisi di cluster, per valutare la catena di trasmissione e/o l’efficacia di strategie di contenimento dell’infezione.

Vaccini

“Al momento i vaccini sembrano essere pienamente efficaci sulla variante inglese, mentre per quella sudafricana e quella brasiliana potrebbe esserci una diminuzione nell’efficacia”. Nelle Faq l’Iss sottolinea che “diversi studi sono in corso nel mondo per rispondere a questa domanda”. Mentre sui farmaci in uso e in sperimentazione “non ci sono ancora evidenze definitive in un senso o nell’altro; tuttavia alcuni articoli preliminari indicano che alcuni anticorpi monoclonali attualmente in sviluppo potrebbero perdere efficacia”, scrive l’Iss.

I produttori di vaccini stanno anche cercando di studiare richiami vaccinali per migliorare la protezione contro le future varianti, ricorda l’Iss sottolineando infine che “a livello internazionale la comunità scientifica e le autorità regolatorie stanno monitorando attentamente come cambia nel tempo il Sars-CoV-2 e quanto i vaccini Covid-19 possono proteggere le persone da eventuali nuove varianti del virus man mano che compaiono”.

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