Ieri è stata la Giornata Mondiale dell’Alimentazione della FAO, dedicata alla promozione di uno stile di vita sano, per il benessere e la salute delle mamme e dei bambini, alla quale la Regione del Veneto ha aderito con una iniziativa dal titolo “Mamma Mangiamo Sano!”, organizzata dalla Direzione Regionale Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria, che ha riunito al Museo della Storia della Medicina di Padova (dove è in corso la mostra “io vivo sano: alimentazione e DNA”) esperti del settore e operatori delle Ullss con lo scopo di sviluppare reti e collaborazioni a supporto della donna, dal concepimento ai primi anni di vita del bambino, per promuovere una sana alimentazione.

L’incontro di Padova è stato dedicato a illustrare la grande importanza delle scelte alimentari compiute dal momento della gravidanza fino ai primi anni del bambino, per garantire il benessere della mamma e delle nuove generazioni. Gli interventi hanno visto la partecipazione e la messa in connessione delle reti e dei professionisti del mondo della sanità veneta che si occupano della maternità. Si sono incontrati i partner che intercettano le donne nel periodo della gravidanza e nei primi anni di vita del bambino, un momento delicato e bellissimo, che può e deve essere dedicato a “creare salute”; un’opportunità per ragionare e, nel caso, rivedere i propri stili di vita, adottando i suggerimenti condivisi da tutti gli operatori sanitari.

 

“Con questa iniziativa – fa notare l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – , la Regione Veneto ha voluto dare avvio a questo importante lavoro di rete finalizzato al benessere delle future generazioni a partire dal momento del concepimento, così come afferma il Piano Sociosanitario 2020-2023. L’alimentazione sana in gravidanza e durante la vita del bambino è la prima forma di prevenzione in assoluto: più riusciamo a far crescere sano un bambino, meno questo piccolo, anche da grande, dovrà aver a che fare con problemi di salute”.

 

L’iniziativa è accompagnata da una serie di dati e di valutazioni sulle condizioni della popolazione veneta, a cominciare dallo stato nutrizionale: l’eccesso di peso rappresenta infatti un fattore di rischio rilevante per le principali patologie croniche (cardiopatie ischemiche, alcuni tipi di neoplasia, ictus, ipertensione, diabete mellito) ed è correlato con una riduzione di aspettativa e qualità di vita. Abitudini alimentari ipercaloriche e sbilanciate determinano un eccesso di peso e, di conseguenza, un impatto considerevole sulla salute della popolazione poiché favoriscono l’insorgenza di numerose patologie e/o aggravano quelle preesistenti, riducono la durata della vita e ne peggiorano la qualità.

 

I dati

 

Nel 2018, in Veneto, tra le persone da 18 a 69 anni di età, il 3% risultava sottopeso, il 56% normopeso, il 31% sovrappeso, e il 10% obeso. Significa che il 41% del totale presentava un eccesso ponderale, più frequente con il crescere dell’età, tanto che tra i 50 e i 69 anni, più del 50% è in sovrappeso. Si è anche rilevato che, delle persone sovrappeso, il 33% è convinto che il suo peso sia giusto.

 

Nella popolazione da 65 anni e oltre, il 42% è normopeso, il 42% è in sovrappeso, il 14% è obeso, il 2% è sottopeso. In questa fascia, le persone in eccesso ponderale (sovrappeso o obese) sale al 56%. La condizione è più frequente tra gli uomini, nelle persone con basso livello di scolarità e che dichiarano di avere difficoltà economiche.

 

Nell’età tra 8 e 9 anni, il Veneto è tra le Regioni con percentuali più basse di bambini in eccesso ponderale. Ciò nonostante, il 25% di loro è in questa condizione. Messi i piccoli in relazione con i genitori, risulta che, quando uno dei due è in sovrappeso, lo sono anche il 27% dei loro figli. Quando invece un genitore è obeso, il 41% dei figli è in eccesso ponderale, di cui il 13% è obeso. Curiosamente, uno dei fattori che favoriscono il sovrappeso nei bambini, oltre naturalmente alla sedentarietà, sono le ore di sonno: i bambini che dormono meno sono più propensi a essere in eccesso di peso.

 

Un focus specifico è riservato anche ai ragazzi tra 11 e 15 anni. La loro situazione ponderale è migliore della media nazionale: i maschi 15enni in sovrappeso sono il 17% e gli obesi il 3%, mentre in Italia sono rispettivamente il 20,5% e il 4,6%. Le ragazze venete in sovrappeso sono il 9,3% e quelle obese l’1,7% rispetto all’11% e 2% delle italiane. In generale, in Veneto, i ragazzi più in sovrappeso sono gli 11enni (14,4%) contro il 13,5% dei 13enni e il 13,4% dei 15enni. Lo stesso andamento si ha per gli obesi: 3,1% negli 11enni, 2,4% nei 13enni e nei 15enni.

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