“La telemedicina è fondamentale per i servizi sanitari regionali. Molte Regioni hanno provato già a sperimentare diverse soluzioni per diverse prestazioni da erogare, da remoto, ai pazienti. Tutto questo ha molti vantaggi”, per questo “le Regioni sono estremamente interessate a sviluppare la telemedicina”. Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel corso dell’evento ‘La salute connessa’, promosso da Novartis, in occasione del lancio della piattaforma di telemedicina WelCare in oncologia ed ematologia, che mette in collegamento centri e medici specialisti di tutta Italia, per favorire lo scambio di informazioni e migliorare la gestione di pazienti con malattie come il tumore al seno, il melanoma, le neoplasie mieloproliferative croniche, la mastocitosi, la leucemia mieloide cronica, ma anche pazienti candidati al trattamento con Car-T.

Tra i vantaggi della telemedicina “il primo è quello di riuscire a garantire un’assistenza qualitativa nonostante la distanza, in particolare in alcuni territori. La possibilità di un monitoraggio costante del paziente comporta anche un alleggerimento dell’intero sistema sanitario rispetto a prestazioni da dover eseguire, poi, in casi di peggioramenti della persona e della sua qualità di vita”, ha aggiunto Fedriga. Un altro vantaggio è la riduzione della mobilità verso i centri a cui si aggiunge la possibilità “di poter organizzare l’assitenza in modo multidisciplinare. Il grande problema è la messa in rete di tutti i medici. E questo è un passaggio organizzativo ma anche culturale che dovremmo fare nel nostro Paese”.

Tutto questo “comporta un investimento per le infrastrutture necessarie. Per questo stiamo lavorando con il Governo, per una sfida della digitalizzazione che sia realmente inclusiva”, ha detto Fedriga.

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