Negli ultimi mesi del 2020, l’impresa italiana associata Adienne Srl, parte della multinazionale Adienne Pharma&Biotech fondata e presieduta da Antonio Francesco Di Naro, con il supporto della Camera di Commercio Italo-Russa, ha promosso un accordo strategico per la produzione in loco del vaccino russo anti-Covid Sputnik V“. È quanto si legge sul sito della Camera di Commercio italo-Russa.
“Nelle scorse ore- si legge ancora sul sito- l’amministratore delegato Kirill Dmitriev del Russian Direct Investment Fund (RDIF) ha confermato di aver raggiunto un accordo con l’azienda Adienne Pharma&Biotech per la produzione dello Sputnik V in Italia, siglando il primo contratto europeo per la produzione locale del vaccino“. La partnership permetterà quindi di avviare la produzione “già dal mese di luglio 2021”, mentre il processo produttivo innovativo “aiuterà a creare nuovi posti di lavoro e permetterà all’Italia di controllare l’intero processo di produzione del preparato. Questo permetterà la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno“.
Commenta il presidente della Camera di Commercio Italo-Russa, Vincenzo Trani: “Le imprese italiane sono strategiche, hanno capacità e competenze uniche nel panorama europeo e sono in grado di affrontare il mercato con flessibilità e rapidità. L’accordo tra Russia e la nostra impresa associata è il primo accordo con un partner europeo. Un accordo storico che mostra lo stato di salute dei rapporti tra i nostri due Paesi e sottolinea come le imprese italiane sanno vedere oltre le polemiche politiche”. Nelle scorse settimane il vaccino Sputnik V ha iniziato il processo di revisione da parte delle autorità europee che permetteranno la somministrazione ai cittadini.