a cura di Valentina Arcovio di Sanità Informazione

Nel nostro paese i casi di disturbi dello neurosviluppo sono in aumento. Per questo sono necessarie risorse per diagnosi tempestiva, interventi precoci e maggiore attenzione alla promozione del neurosviluppo. Questo, in estrema sintesi, è il messaggio lanciato dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) in occasione della Giornata Nazionale per la Promozione del Neurosviluppo, che si celebra il prossimo 11 maggio. L’obiettivo dell’evento è di sensibilizzare la comunità sull’importanza di promuovere il neurosviluppo fin dalla nascita, incrementare i fattori protettivi e ridurre l’impatto dei fattori di rischio e intercettare e prendere in carico rapidamente i disturbi quando compaiono, per garantire una buona salute mentale e fisica della futura popolazione adulta.

Rischi, ritardi o anomalie del neurosviluppo

Per neurosviluppo si intende quel complesso processo di crescita delle strutture del cervello che dal concepimento conduce ad un armonico sviluppo emotivo, motorio, cognitivo, comunicativo e sociale fino alla giovane età adulta, influenzato dall’intreccio complesso di componenti genetiche, neurobiologiche, costituzionali e ambientali specifiche per ogni età. Durante i percorsi della maturazione delle diverse funzioni possono manifestarsi, però, segni di rischio o ritardi o anomalie delle varie tappe evolutive che caratterizzano, a seconda dell’età e della funzione più compromessa, un ampio spettro di disturbi che determinano compromissione del funzionamento personale, in termini di autonomia, interazione sociale, attività scolastica e poi lavorativa.

I disturbi del neurosviluppo presentano manifestazioni molto diverse tra loro

In Italia si stima che 1 bambino su 77 soffra di un disturbo dello spettro autistico; molto frequenti nella popolazione in età scolare (5%) sono i disturbi dell’apprendimento o i disturbi da deficit dell’attenzione e iperattività (3.5-5% dei bambini in età scolare), per citare solo alcuni dei disturbi del neurosviluppo più frequenti. “I disturbi del neurosviluppo – spiega Elisa Fazzi, presidente della SINPIA e direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia – presentano manifestazioni molto diverse tra loro per tipologia, decorso e prognosi: dai disturbi dello spettro autistico, che colpiscono la comunicazione e l’interazione sociale, ai disturbi del linguaggio e dell’apprendimento o dell’attenzione, ai disturbi psichiatrici, ai disturbi neuromotori come il disturbo della coordinazione motoria fino ad arrivare alle paralisi cerebrali infantili che pure possono essere considerate disturbi del neurosviluppo”.

Gli elementi da considerare per un inquadramento corretto

“L’inquadramento dei disturbi del neurosviluppo – aggiunge Annalisa Monti, già direttore dell’UO di Neuropsichiatria Infantile (Struttura Complessa), ASL 11 Empoli, membro SINPIA e membro del Comitato Scientifico dell’ARAPI – deve considerare i seguenti elementi: il ritardo nella maturazione di tappe e/o traiettorie evolutive e ancor di più le atipie; la cronicità che può compromettere lo sviluppo nel tempo; la compromissione cognitiva primaria, come nella disabilità intellettiva, o secondaria; la sovrapposizione dei sintomi; il rischio genetico e ambientale”.

L’evoluzione a la prognosi dipendono da interventi diagnostici e terapeutici tempestivi

“I disturbi del neurosviluppo rappresentano un insieme complesso di condizioni, alcune ad esordio precoce, altre a comparsa più tardiva come in adolescenza, tutte a eziologia multifattoriale – interviene Antonella Costantino, past president SINPIA e direttore UONPIA Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – la cui evoluzione e prognosi dipende, almeno in parte, dalla possibilità di attivare tempestivamente percorsi diagnostici, terapeutici e riabilitativi. Si tratta di disturbi che sono in costante aumento anche nel nostro Paese sia in termini di prevalenza che di incidenza e che rappresentano un’area di intervento prioritario”.

La fisiopatologia dei disturbi del neurosviluppo è ancora sconosciuta

“Sebbene studi genetici non abbiano identificato i geni comuni a tutti i disturbi – afferma Catherine Barthélémy, presidente de l’Academie Nationale de Médecine, presidente onorario di ARAPI – gli studi sui familiari che ne sono affetti sottolineano la presenza di alcuni rischi genetici. Fattori di rischio ambientali, infatti, sono associati a rischi perinatali o esposizioni a sostanze tossiche. La fisiopatologia dei disturbi del neurosviluppo è ancora sconosciuta anche se sono state identificate anomalie nelle strutture corticali. Recentemente la letteratura ha evidenziato il concetto di co-occorrenza omotipica: i disturbi del neurosviluppo spesso coesistono tra loro, con forti sovrapposizioni ad esempio tra fenotipi motori, autismo e ADHD dimostrando quindi l’esistenza di una base comune sottostante alle diverse condizioni”.

Decalogo della promozione del neurosviluppo

Nell’ambito della promozione del neurosviluppo, la SINPIA propone in un decalogo le principali raccomandazioni per garantire una buona salute mentale e fisica a partire dalle prime fasi della vita.

  1. Corrette abitudini di vita prima del concepimento (per esempio no fumo, no alcol, no inquinanti ambientali, riduzione stress, attività fisica)
  2. Promozione dell’allattamento al seno
  3. Cura e igiene del sonno
  4. Promozione di tutte le esperienze sensoriali/multisensoriali (tattili, uditive-musica-visive) e motorie per favorire la curiosità per l’esplorazione dell’ambiente
  5. Promozione dello sguardo mutuale tra madre/padre e neonato/lattante
  6. Promozione dell’interazione comunicativa tramite gioco (imitazione, attività simbolica, attenzione congiunta)
  7. Promozione della lettura in famiglia (Nati per leggere)
  8. Creare regole di vita e abitudini sane di relazione (porre limiti costruttivi per esempio)
  9. Prevenzione dell’eccesso, ma soprattutto uso consapevole e adeguato all’età dell’uso di strumenti informatici (cellulari, tablet, internet)
  10. Promozione delle interazioni sociali e della vita di relazione in tutti i contesti di vita
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia