“Oggi vogliamo dare un grande segnale: quello di essere un mondo compatto dal punto di vista istituzionale, del Terzo settore ma anche dei singoli cittadini. Possiamo fare molto di più ma dobbiamo farlo insieme”. Lo ha detto il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, aprendo questa mattina la prima edizione di Expo Aid – Io, persona al centro, in corso al Palacongressi di Rimini.
“Nel corso dei lavori che si svolgeranno questo pomeriggio si svilupperanno le linee guida di quello che sarà il prossimo Piano nazionale sulla disabilità che sarà firmato dal Presidente della Repubblica. Vogliamo lavorare, confrontarci, scambiarci buone pratiche- ha continuato Locatelli- e questa sera, con l’evento in programma al Porto di Rimini dimostreremo anche quanto i ragazzi con disabilità fisica e intellettiva hanno qualità e talenti sui quali si può investirte molto nel mondo del lavoro”.

“LA DISABILITÀ È RESPONSABILITÀ CONDIVISA”

“La sfida- ha sottolineato ancora il ministro- è far capire a tutti che la disabilità non è responsabilità solo del singolo e della sua famiglia ma è una responsabilità condivisa. Dobbiamo rafforzare le nostre priorità a tutti i livelli e guardare al futuro con uno spirito forte e positivo. Siamo in un momento storico in cui possiamo e dobbiamo fare un grande salto di qualità e cambiare anche quello che si è sempre fatto fino a oggi. Lo sforzo deve essere innanzitutto quello delle istituzioni per rendere più facile la vita delle famiglie”.

PAGANO (FAND/ANMIC): “GRANDI ASPETTATIVE DA LEGGE DELEGA”

“Oggi è una giornata importantissima per riflettere sui temi della disabilità, siamo in un momento epocale, sono in atto grandi progetti, si sta lavorando sulla legge delega e ci aspettiamo grandi cose”. Lo ha detto Nazaro Pagano, presidente Fand/Anmic, intervenendo in apertura della prima giornata di Expo Aid, la kermesse promossa dal ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in collaborazione con l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone in corso al Palacongressi di Rimini.
“Daremo tutto il nostro apporto affinché questo cambiamento sia reale- ha continuato Pagano- perché non basta solo discutere, è necessario riempire di contenuti tutto quello che si sta realizzando in questo momento. Discutiamo, analizziamo, legiferiamo ma ricordiamoci sempre che in molte famiglie dove ci sono persone con disabilità si soffre e dobbiamo tenerlo bene in mente quando facciamo qualunque atto che riguarda le persone con disabilità”.

MATTARELLA: “SERVONO RISORSE, FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE”

“La prima edizione di Expo Aid – Io, persona al centro stimola una riflessione sul mondo della disabilità, con particolare riferimento allo stato di attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. I principi stabiliti dalla Convezione Onu del 2006 costituiscono pietre miliari ed elementi integranti del diritto nazionale per effetto della ratifica da parte della Repubblica italiana, in ossequio alla nostra Costituzione che promuove l’uguaglianza, l’inclusione e il pieno godimento dei diritti fondamentali per tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio di saluto inviato in occasione dell’apertura di Expo Aid, la kermesse promossa dal ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in collaborazione con l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, in corso al Palacongressi di Rimini.

“È un obiettivo fatto proprio dalla Strategia europea sulla disabilità 2021-2023 per migliorare la qualità di vita delle persone condisabilità e garantire a loro piena partecipazione nella società europea. Tuttavia- ha continuato Mattarella- la sola affermazione dei principi non è sufficiente a rimuovere gli ostacoli, anche di matrice culturale, che ancora oggi si frappongono al pieno godimento di tali diritti. Occorre infatti uno sforzo collettivo che veda le istituzioni registe di un cambiamento di cui ciascuno deve essere protagonista. Servono risorse finanziarie adeguate e un’opera di sensibilizzazione e formazione, indirizzata soprattutto ai giovani, sui temi della disabilità, della non discriminazione e dell’inclusione. Expo Aid 2023 può essere un utile strumento per dare voce a tante donne e uomini che chiedono di poter vivere, studiare, lavorare e viaggiare in condizioni di parità e di eguaglianza, con la stessa libertà e dignità che la Dichiarazione Univerale dei diritti umani riconosce a ciascun individuo fin dalla nascita”, ha concluso il Presidente.

MELONI: “SERVONO PERCORSI PERSONALI”

Percorsi personali per i disabili. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arriva poco prima di mezzogiorno a Rimini per l’Expo Aid, la kermesse dedicata alla disabilità. E, ascoltato l’inno suonato con grande entusiasmo dalla “Si può fare band”, si tuffa per oltre un’ora tra gli stand delle oltre 60 associazioni presenti. Tra selfie, strette di mano, abbracci, tutti vogliono un momento con la presidente che si concede tra sorrisi e impegni. Meloni firma la mega cartolina con annullo filatelico creato per l’occasione e si ferma poi con Francesco, artista disabile che dipinge con la bocca. E lo imita. Penna tra le labbra disegna un cuore, “mi alleno e lo farò meglio”, promette. Enti, associazioni, realtà del terzo settore, sottolinea poi ai cronisti assiepati da oltre un’ora, “fanno un lavoro infinitamente prezioso insegnando qualcosa alle Istituzioni perché in tema di sostegno, di qualità della vita qui si vedono esperienze straordinarie”.

Dunque la galassia del terzo settore e della disabilità insegna “qualcosa di molto importante: in un mondo un po’ impazzito nel quale si vorrebbe essere abituati a considerare il valore delle persone in base a quello che producono e a quello che consumano, noi dimentichiamo che ognuno di noi ha un codice genetico unico e irripetibile e che, quindi, in ciascuna persona c’è un talento, c’è qualcosa da tirare fuori, questa è la grande sfida, secondo me, dell’affrontare il tema delle persone con disabilità”. Con il minsitro Alessandra Locatelli, prosegue la presidente del Consiglio, “il modello che stiamo cercando di costruire non è solamente erogare dei servizi, che possono migliorare la qualità della vita di persone che comunque rimangono a un margine, ma è cercare di costruire percorsi personali che ruotino attorno ai bisogni specifici di quella persona, che ruotino intorno al talento di quella persona”.
(DIRE) Rimini, 22 set. – Insomma la sfida è “dare una dignità” ed è “un lavoro che non si può fare solamente con l’impegno istituzionale, si deve fare anche e soprattutto con l’impegno di chi la materia la vive, la conosce e ci lavora ogni giorno”. Per questo, conclude Meloni, “siamo impegnati su una serie di fronti”, con “il tema dei decreti delegati collegati alla Legge sulla disabilità. E lì ce ne sono due che sono centrali: la riforma dell’accessibilità per l’invalidità e i percorsi multidisciplinari personalizzati per le persone con disabilità”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia