a cura di Humanitas

Il mal di testa, o cefalea, è un disturbo molto diffuso, che interessa prevalentemente persone in età adulta (soprattutto le donne) ma non risparmia i bambini, gli adolescenti e gli anziani. Può essere un disturbo occasionale, ma può anche diventare così frequente e grave da incidere sulla qualità della vita, rendendo difficile lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

La cefalea può essere sintomo e malattia insieme: non è sempre facile capirne la causa e, in caso di mal di testa frequente o particolarmente intenso, si possono fare alcuni esami che potrebbero aiutare nella diagnosi ed escludere certe patologie in favore di altre.

Ma quali sono questi esami? Ne parliamo con il dottor Vincenzo Tullo, neurologo e Responsabile dell’Ambulatorio sulle Cefalee di Humanitas.

 

La visita medica

Nella maggioranza dei casi il mal di testa può essere diagnosticato e trattato in seguito a una normale visita medica: attraverso l’anamnesi, infatti, si può riconoscere il tipo di cefalea (se primaria o secondaria) e inquadrare la patologia.

 

In caso di cefalea primaria siamo di fronte a una patologia a sé; in caso di cefalea secondaria, il mal di testa è sintomo della presenza di qualcos’altro, che va quindi indagato e affrontato.

Il neurologo potrà individuare i fattori che scatenano gli attacchi, consigliare precauzioni e identificare la terapia idonea, e richiedere altri esami, come la Risonanza Magnetica encefalica, la TAC al cranio, l’elettrocardiogramma, l’elettroencefalogramma, la radiografia al cranio, gli esami di laboratorio, la polisonnografia e altro.

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