a cura di Alfonso Piscopo
Oltre alla già nota trichinellosi che conosciamo come zoonosi (causata dall’ingestione di carne cruda o poco cotta derivante dai suini all’uomo *) c’è anche l’epatite E. Infatti il
consumo di carne di maiale e di fegato crudi o poco cotti è la causa più comune di infezione da epatite E. Nell’UE, ad affermarlo è l’EFSA l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (2017). Oltre 21 000 casi di infezioni da epatite E. sono stati segnalati nell’uomo negli ultimi 10 anni. Il gruppo di lavoro dell’EFSA sull’epatite E., ha dichiarato che anche se non è diffusa quanto altre malattie trasmesse da alimenti, l’epatite E. è motivo di crescente preoccupazione nell’UE. In passato si riteneva che la principale fonte di infezione fosse l’acqua contaminata bevuta durante viaggi dentro e fuori dall’UE. Ora invece sappiamo che la principale fonte di trasmissione della malattia in Europa è il cibo e principalmente la carne cruda o poco cotta dei suini. I principali portatori del virus dell’epatite E. nell’UE sono i maiali domestici. Anche i cinghiali possono essere portatori del virus.
Gli esperti del gruppo scientifico EFSA sui pericoli biologici raccomandano agli Stati membri di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi per la salute pubblica associati al consumo di carne di maiale cruda o poco cotta, e ne consigliano invece un consumo ben cotta. Questo parere scientifico si basa su un precedente parere pubblicato nel 2011, vertente su presenza e contenimento dei virus di origine alimentare.
Anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha pubblicato nello stesso periodo un rapporto sull’epatite E. nell’uomo. In esso si valutano i metodi di analisi, diagnosi e monitoraggio e si esaminano i dati epidemiologici disponibili. L’epatite È. è una malattia del fegato causata dal virus dell’epatite E. (HEV).
La maggior parte dei soggetti che contrae l’epatite E. è asintomatica oppure presenta sintomi lievi. Tuttavia in alcuni casi, soprattutto in coloro che presentano già danno epatico o nei pazienti immuno-depressi, può portare a insufficienza epatica, che può risultare fatale.
Public health risks associated with hepatitis E. virus (HEV) as a food-borne pathogen
Atti scientifici di riferimento
Public health risks associated with hepatitis E. virus (HEV) as a food-borne pathogen
(anche cinghiali ed equidi *)
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