Il reparto dedicato all’igiene orale nei supermercati consente ai clienti una vasta scelta su molti prodotti, tra cui il dentifricio. Questa selezione non si limita tanto alle marche, quanto all’uso e alle caratteristiche del prodotto.

Vi sono dentifrici al fluoro, sbiancanti, al carbone vegetale, per gengive sensibili e tanti altri tipi.

Questo panorama ampio e differenziato di prodotti rende però più complicato effettuare una scelta consapevole mirata alle proprie esigenze.

Facciamo quindi chiarezza su quali dentifrici utilizzare per occuparsi della propria salute orale con il Prof. Roberto Weinstein, Direttore Scientifico dell’Odontoiatria Humanitas.

Perché si usa il dentifricio?

Il dentifricio è uno strumento di igiene orale che utilizziamo tutti i giorni, a volte senza domandarsi realmente a cosa serva e quale ruolo ricopra all’interno dell’igiene orale e, quindi, della salute. Il dentifricio permette di aiutare a eliminare i batteri presenti sulla superficie dei denti e, se contiene determinate sostanze, aiuta a proteggere lo smalto dentale che, a causa del passare del tempo, può deteriorarsi e demineralizzarsi.

Il dentifricio, unito all’azione dello spazzolino, ha lo scopo di eliminare la placca batterica, ovvero quella patina trasparente che ricopre i denti e dove si accumulano i batteri.

Quale dentifricio scegliere per i propri denti?

Per una scelta corretta bisogna chiedere consiglio prima di tutto al proprio dentista, che indicherà il dentifricio migliore in base allo stato di salute del cavo orale del paziente.

I dentifrici in commercio hanno gli stessi componenti base a cui si aggiungono altre sostanze in quantità diverse, come il fluoro, che differenziano i vari dentifrici.

In generale la scelta dipende dalle caratteristiche della bocca del paziente e dalle sue esigenze.

Tuttavia, alcuni dentifrici offrono dei vantaggi indicativi.

  • Dentifricio al fluoro. Il dentifricio al fluoro è il più utilizzato, perché il fluoro aiuta a proteggere lo smalto dentale e proteggere i denti dai batteri responsabili della carie. Questo dentifricio può essere utilizzato anche contro la sensibilità dentale, che è causata dall’assottigliamento dello smalto dentale;
  • Dentifricio antiplacca. Questo dentifricio ha una serie di sostanze con azione antibatterica che prevengono l’eccessivo accumulo di placca sui denti. Il dentifricio antiplacca può essere usato in caso ci fossero gengive arrossate e sangue durante lo spazzolamento dei denti.
  • Dentifricio sbiancante. Generalmente, i dentifrici sbiancanti contengono microsfere a bassa abrasività in grado di rimuovere dai denti per contatto e strofinamento i pigmenti superficiali provocati da alimenti, bevande, fumo, placca e tartaro. Deve essere usato con moderazione per non rovinare lo smalto dentale e non è da considerare un trattamento di sbiancamento professionale.
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