Piccola rivoluzione in arrivo nel comparto Sanità della Regione. Da ieri infatti i medici di base hanno l’obbligo di specificare l’indicazione della priorità e del sospetto diagnostico in ogni prescrizione per esami clinici ai pazienti. La decisione è stata presa “di concerto con la categoria dei medici di base”, come puntualizzato da Zaia, nell’ottica di ottimizzare le prestazioni sanitarie e rendere più efficaci gli esami strumentali.
“Questa novità è stata introdotta dopo lunghe discussioni con i medici, anche alla luce del taglio di 208 esami effettuato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin – ha proseguito Zaia – così facendo sarà proprio il medico, primo e unico titolato a diagnosticare una patologia, ad indicare con quale classe di priorità andrà effettuata ad esempio una tac o una ecografia utile a confermare o smentire una diagnosi, che pure andrà indicata in ricetta”.
“Sarà quindi un tentativo di combattere per l’appropriatezza della diagnosi indicata per ogni paziente prima dello screening”, ha concluso il Presidente della Regione.