E’ scontro tra la Regione Veneto ed il sindacato Anaao Assomed sul video diramato da Azienda Zero che spiega procedure sanitarie in materia di covid.
“Ora la formazione si fa su youtube”, era stato il commento dei rappresentanti delle sigle ospedaliere – ma assistere e curare persone malate di Covid-19, non è come preparare una torta o apprendere i passi di un balletto”.
C’era da aspettarselo che il ‘tutorial’ non sarebbe passato sotto traccia ed era anche prevedibile che i professionisti della Sanità non avrebbero lasciato pensare di buon grado il messaggio che chiunque possa prestare soccorso, arrivando anche ad intubare, seguendo istruzioni video come se si trattasse di seguire una ricetta culinaria.
“Ancora una volta questa pandemia rivela sempre di più la fragilità programmatoria ed organizzativa con confuse ed illegittime deroghe alle nostre competenze. Affronteremo su Youtube la seconda ondata pandemica? – hanno detto da Anaao Assomed – Poiché non sappiamo quando finirà questa drammatica emergenza, continueremo a contrastare atteggiamenti e imposizioni rischiose, per tutelare i cittadini e i nostri colleghi”.
Immediata la replica della Regione Veneto: “Premesso che numerose riviste scientifiche internazionali, tra cui il New England Journal of Medicine, utilizzano con molta frequenza questa modalità, risulta del tutto fuori luogo l’ironia dell’ANAAO sull’impiego della piattaforma Youtube per diffondere contenuti formativi ai professionisti sanitari. Non si vede infatti per quale motivo si debba ritenere svilente l’utilizzo di un media che consente a tutti un facile ed immediato accesso e fornisce la possibilità di far pervenire le informazioni a chiunque ne sia interessato. Le metodiche di supporto di ossigenoterapia ad alti flussi e di ventilazione supportata dal casco da CPAP sono nate proprio per l’impiego nei reparti ordinari, al fine di prevenire la necessità di ricovero in terapia intensiva. Con la deliberazione 552 del maggio scorso la Regione ha individuato 334 posti di pneumologia ad alta intensità di cure, dotati di tutte le apparecchiature per il supporto ventilatorio sub-intensivo. Oggi, di fronte al costante aumento dei ricoveri, in molti reparti ordinari degli ospedali del Veneto si sta già da giorni utilizzando l’assistenza respiratoria con ossigenoterapia ad alti flussi e CPAP. Con la nota criticata da ANAAO si è voluto estendere questa attività a tutti gli ospedali, in modo da garantire su tutto il territorio regionale lo stesso livello assistenziale. I filmati sono solo una parte del percorso formativo e si limitano a descrivere gli aspetti puramente tecnici dell’impiego delle apparecchiature; gli aspetti clinici, che in larga parte sono già patrimonio professionale dei medici e degli infermieri, saranno approfonditi in sede locale grazie al contributo dei medici intensivisti e degli pneumologi, come chiaramente specificato nella nota predisposta dall’Unità di Crisi. Questi ultimi avranno anche il compito di sovrintendere a tutta l’attività assistenziale, supportando i colleghi nel monitoraggio dei pazienti e garantendo l’immediato intervento in caso di peggioramento delle condizioni cliniche”.