La situazione è diventata davvero drammatica e non c’è più tempo da perdere: c’è solo da cercare le soluzioni più urgenti.

La Regione Lombardia si apre al mondo nella ricerca di soluzioni innovative al problema cronico della carenza di personale sanitario. Guido Bertolaso, assessore al Welfare, punta oltre l’Atlantico: un viaggio diplomatico in Argentina e Paraguay per reclutare infermieri e medici è l’ultima mossa in questa direzione strategica.Il reclutamento mira ad importare circa 500 infermieri entro la fine del 2024, puntando su paesi con una formazione accademica ritenuta affine agli standard europei e una prossimità culturale all’Italia.
Bertolaso sottolinea che la prospettiva di lavoro non si limita alle strutture ospedaliere ma si estende all’assistenza domiciliare e comunitaria, delineando un’integrazione professionale a tutto tondo.
La Lombardia non solo guarda verso i professionisti stranieri, ma tende la mano anche agli italiani all’estero, come evidenzia la prossima trasferta a Washington: un’occasione per incentivare il rientro di medici italiani negli Stati Uniti, con il desiderio di rendere il sistema lombardo un polo attrattivo anche per i talenti che hanno scelto la via dell’emigrazione.
L’orizzonte di Bertolaso si allarga anche verso i medici del futuro, con iniziative volte a inserire gli specializzandi nel tessuto sanitario attivo, non solo negli ospedali universitari ma anche in altre strutture. Ciò offrirebbe loro più esperienza pratica e, contemporaneamente, contribuirebbe a mitigare il deficit di personale.
Questa strategia multidimensionale si affaccia sulla realtà con la consapevolezza dei problemi strutturali, come il blocco delle assunzioni e la pianificazione universitaria. Le azioni di Bertolaso e del team del Welfare lombardo emergono come una risposta proattiva ai bisogni immediati e futuri, disegnando un ponte tra continenti per una sanità più resiliente e inclusiva.

V.R

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia