Cresce l’impatto occupazionale in Italia della Coca-Cola: sono 30 mila i posti di lavoro lungo la filiera e rispetto al 2022 la società ha aumentato del 10% l’impatto occupazionale totale. Secondo la ricerca biennale condotta da SDA Bocconi School of Management sull’impatto socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg – le tre società che rappresentano l’Azienda nel nostro Paese – Coca-Cola ha generato e distribuito nel 2024 risorse complessive pari a 1 miliardo e 142 milioni di euro. Tale valore, che comprende acquisti di beni e servizi, investimenti, stipendi, imposte e contributi, equivale allo 0,05% del PIL italiano.
Inclusione e salari: il modello Coca-Cola
Inoltre, le donne rappresentano il 39% dei dirigenti (contro il 20% della media delle imprese attive) e il 44% dei quadri (rispetto al 33% della media nazionale). Un dato, quest’ultimo, in crescita del 13% rispetto al 2022, quando la percentuale di donne tra i quadri era del 39% (contro il 31% della media nazionale).
Le retribuzioni medie (RAL) dei dipendenti diretti di Coca-Cola, emerge dall’indagine, risultano superiori alla media italiana per tutte le qualifiche professionali: del 19% per gli operai, del 15% per gli impiegati, del 22% per i quadri e del 5% per i dirigenti. Inoltre, in Coca-Cola, la differenza retributiva tra dirigenti e altre categorie risulta inferiore rispetto alla media nazionale. La remunerazione di un dirigente equivale a 1,61 volte quella di un quadro, 2,92 volte quella di un impiegato e 3,43 volte quella di un operaio.
Agi
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