Dopo 60 giorni senza pioggia, finalmente sui campi vicentini è caduta l’acqua, per stanare il periodo di siccità che aveva già costretto gli agricoltori a ricorrere alle irrigazioni di soccorso. I terreni hanno avuto il giusto apporto idrico per salvare le piantine nella delicata fase vegetativa.

Boccata di ossigeno per ortaggi e verdure, kiwi, piante da frutto, fragole e vivai, fino ai prati per il foraggio, dopo lo shock termico causato dal brusco sbalzo di temperature passate.

“In pochi giorni siamo passati da un caldo semi estivo ad un freddo da pieno inverno, con notti sottozero e gelate in un saliscendi. Un clima impazzito – ha spiegato il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza Martino Cerantola – che mette a rischio i raccolti che in alcuni casi sono stati anche dimezzati. Le precipitazioni sono una manna dal cielo per gli agricoltori ma per essere di sollievo devono durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto i violenti nubifragi provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti”.

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