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Le telecamere della Rai alla scoperta delle Bregonze e ricostruiranno la storia della famiglia Brazzale

Sabato 3 giugno, alle 12, le telecamere della trasmissione di Rai Uno accompagneranno i telespettatori alla scoperta del gioiello nascosto delle Bregonze, le verdi colline vulcaniche che emergono dalla pianura veneta, separate dall’altopiano di Asiago solo dal torrente Astico. Luoghi nei quali, per secoli, gli antenati Brazzale hanno vissuto ed esercitato l’allevamento ed il commercio e dai quali, 125 anni fa, sono scesi per fondare l’attuale sede di Zanè.

Con il burro Superiore Fratelli Brazzale a far da filo conduttore del viaggio, la trasmissione esplorerà luoghi e storie che animano questo territorio incantato, tra la valle dell’Astico e l’Altopiano di Asiago e dei Sette Comuni, incontrando artisti, viticoltori, castellane, allevatori e casari. La grande tradizione del burro, l’”oro bianco”, e la sua importanza nella vita delle genti locali raccontata fra passato e presente, rivivendo il fascino dell’antica lavorazione e scoprendo come gli strumenti di oggi consentano di ottenere un burro che esprime ancor meglio l’incredibile ricchezza del latte. Un reportage che sorprenderà per la sua profondità e poesia, rivelando tesori poco conosciuti anche agli abitanti della circostante pianura.

Agricoltura, allevamento, vigneti resistenti e uliveti traggono beneficio dalla brezza briosa che soffia gentile su quei dolci rilievi collinari, mite d’inverno e fresca d’estate. Per questo Brazzale ha scelto di realizzare qui il suo nuovissimo magazzino robotizzato di stagionatura Sant’Agata, dove maturano 200mila forme di Gran Moravia. Quel soffio lo conoscevano bene anche i monaci benedettini che sul rilievo della Rua costruirono il monastero omonimo e, sul versante Sud, una piccola, splendida chiesa, San Biagio, con preziosi affreschi del XIII secolo.

Ville signorili, cascine di sasso basaltico, muri a secco, musei all’aperto, mille corsi d’acqua risorgiva che zampillano ovunque, maestose querce e castagni secolari, sentieri e vie, percorribili senza grandi fatiche, rendono quest’isola di verde ad un passo da Thiene, capitale veneta del burro e dei formaggi, un patrimonio inestimabile di bellezza naturalistica e memoria storica. Luoghi abitati da genti operose con radici saldissime nella propria terra e tradizione e, al contempo, proiettate nel mondo e nel futuro, grazie al loro spirito imprenditoriale visionario.