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“No al cibo sintetico”, multe comprese tra 10mila ed 60mila euro

Una legge che vieta la produzione e la commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici, per “assicurare la tutela della salute umana e degli interessi dei cittadini nonché preservare il patrimonio agroalimentare“, un settore considerato “di rilevanza strategica per l’interesse nazionale”. È anche di questo che si discuterà nel Consiglio dei ministri convocato per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi. Del ddl voluto dal ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, circola già una bozza: la legge che stopperebbe la carne sintetica (ma non solo) in Italia è composta da sette articoli. Ed è un nuovo intervento dell’esecutivo dopo quello sulle farine di insetti.

IL DIVIETO DI CARNE SINTETICA

Come si legge nell’articolo 2, se la legge venisse approvata così com’è nella bozza, in Italia sarebbe “vietato agli operatori del settore alimentare e agli operatori del settore dei mangimi, impiegare nella preparazione di alimenti, bevande e mangimi, vendere, detenere per vendere, importare, produrre per esportare, somministrare oppure distribuire per il consumo alimentare, alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati“. Una norma che regolerebbe quindi non solo il cibo destinato all’uomo, ma anche quello per gli animali: no al sintetico per tutti, “sulla base del principio di precauzione”.

 

LE SANZIONI

Per scoraggiare le aziende che volessero puntare sul settore del cibo sintetico, il Governo ha previsto nella bozza del ddl una sanzione amministrativa da un minimo di 10mila fino a un massimo di 60mila euro, “ovvero fino al 10% del fatturato totale annuo realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione, quando tale importo è superiore a euro 60.000” (articolo 4).

In caso di sanzioni, è scritto nella bozza del ddl, si procederebbe inoltre alla confisca dei prodotti illeciti e al “divieto di accesso a contributi, finanziamenti o agevolazioni o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, da altri enti pubblici o dall’Unione europea per lo svolgimento di attività imprenditoriali, per un periodo minimo di un anno e fino al massimo di tre anni, nonché la chiusura dello stabilimento di produzione, per lo stesso periodo“. L’articolo 4 del ddl prevede la stessa sanzione anche per “chiunque abbia finanziato, promosso, agevolato in qualunque modo” queste condotte.

PERCHÉ IL GOVERNO VUOLE FERMARE I CIBI SINTETICI

Per il Governo, insomma, la ricerca e la sperimentazione sul tema sarebbero ancora in una fase tale da non poter escludere che questi alimenti prodotti in maniera artificiale non abbiano conseguenze negative sulla salute di uomini e animali. Va ricordato che negli Stati Uniti è già arrivato l’ok alla carne di pollo prodotta in laboratorio, sottolineano dal ministero. L’articolo 6 della bozza del ddl spiega che “le disposizioni della presente legge non si applicano ai prodotti di cui all’articolo 2 legalmente fabbricati o commercializzati in un altro Stato membro dell’Unione europea o in Turchia o in uno Stato parte contraente dell’accordo sullo Spazio economico europeo”.