Lo spreco alimentare è un problema concreto in Italia e interessa tanto le imprese quanto i cittadini e le istituzioni. Ogni attore della società dovrebbe dunque fare la sua parte, contribuendo attivamente alla riduzione di questa problematica e delle sue spiacevoli conseguenze etiche, ambientali ed economiche.
Una buona notizia c’è: le soluzioni per contenere gli sprechi alimentari in cucina ci sono tutte e non sono difficili da adottare. Basta una pianificazione attenta di alcuni aspetti, tanta costanza e un po’ di buona volontà, con la consapevolezza che i vantaggi risultano a 360°, persino per il portafoglio.
Congelatore: un elettrodomestico sottovalutato
Se è vero che il frigorifero ha rivoluzionato il modo in cui si conserva buona parte degli alimenti, è altrettanto valido il ragionamento che lo vede sovente insufficiente per quanto riguarda la gestione del freddo: un alleato prezioso per le famiglie italiane, che non sempre hanno la possibilità di fare la spesa giornalmente.
Il suo potenziale va decisamente oltre, dal momento che questo apparecchio si rivela uno strumento strategico nella riduzione degli sprechi alimentari all’interno degli ambienti domestici, implementando inoltre gli standard di sicurezza alimentare. Permette infatti di potersi avvantaggiare nella quotidianità, preparando molteplici pietanze in anticipo e facendo scorta di altre che piacciono molto ma non sono disponibili in una determinata stagione.
Un discorso che vale ad esempio per il basilico, di cui è possibile predisporre una scorta d’estate, per poi goderne durante il periodo dell’autunno inverno: le foglie del basilico si mantengono ottimamente se congelate correttamente fino a 8 mesi. Vanno asciugate adeguatamente e disposte su una teglia che dovrà poi essere avvolta nella carta stagnola. Si prestano inoltre come base per fare il pesto e altri sughi gustosi, pratici anche fuori stagione, senza bisogno di doverli acquistare al supermercato.
Quello del basilico è solo un esempio ma ben rende le potenzialità che presenta un elettrodomestico quale il congelatore a pozzetto. Un alleato di notevole utilità per le famiglie persino quando non numerose, specialmente per quanto concerne i modelli di ultima generazione che presentano standard ottimali in termini di risparmio energetico.
Alcuni dati sullo spreco alimentare secondo il WWF
I numeri relativi allo spreco alimentare sono impressionanti e fanno riflettere – fanno male verrebbe in realtà da scrivere – già a una prima occhiata. Li riportiamo per dare un quadro dell’entità del fenomeno su scala mondiale e nazionale, sulla base dei dati pubblicati online dal WWF che cita a sua volta quanto reso noto dall’Osservatorio Waste Watcher:
- nei frigoriferi delle famiglie di tutto il mondo è presente una quantità di cibo tale da assicurare 1,3 pasti al giorno a ogni individuo che soffre di fame;
- lo spreco alimentare in Italia è aumentato del 10% nel 2024, rispetto al 2023: si è passati da 566 g pro capite sprecati a 618 g, buttando via più di 200 g a testa;
- nel Nord Italia si spreca leggermente meno che nel Mezzogiorno: 526 g contro i 713 g del Sud e i 640 delle regioni centrali dello Stivale;
- ogni anno nel mondo si spreca oltre 1 miliardo di tonnellate di cibo. A essere responsabili del fenomeno sono per il 60% le famiglie. Seguono i settori della ristorazione (28%) e della vendita al dettaglio (12%);
- si stima che ogni persona butti annualmente circa 79 kg di cibo;
- gli sprechi alimentari generano una produzione di gas serra pari circa al 10%: un inquinamento che si potrebbe per buona parte evitare e che supera quanto prodotto dal traffico aereo di quasi cinque volte;
- gli sprechi costano all’economia circa mille miliardi di dollari.
Il WWF riporta inoltre le cause che stanno alla base dello spreco alimentare nelle famiglie, legate soprattutto a una scarsa programmazione, a dimenticanze, a un modo errato di gestire gli alimenti. Tutto questo ha un costo, a tutti i livelli, come dimostrano i dati qui sopra, con pragmatismo.
Le abitudini virtuose da adottare per contrastare lo spreco alimentare
Ecco una panoramica delle abitudini che è possibile adottare nella vita di tutti i giorni per contrastare lo spreco alimentare. Vediamole una per una, entrando nei dettagli.
La parola chiave è… pianificare
Il modo più valido per contrastare lo spreco alimentare è agire alla base del problema: pianificare. Ciò permette di contrastare quello che sta dietro un acquisto eccessivo di alimenti, frutto dell’impulso a comprare qualcosa di cui non si ha bisogno oppure poi ci si dimentica.
La cosa migliore è perciò redigere una lista della spesa accurata, annotando su un foglio digitale o cartaceo ciò che mano a mano viene a mancare e dando un’ultima occhiata prima di procedere al frigorifero, al congelatore e alla dispensa. L’ideale sarebbe persino pianificare un menù settimanale o mensile, definendo quali ingredienti acquistare per realizzarlo.
In questo l’utilizzo di un congelatore a pozzetto si rivela un validissimo alleato, contribuendo a ottimizzare non solo i consumi ma le tempistiche.
Conservare in maniera adeguata ogni singolo ingrediente
Per ridurre gli sprechi di cibo occorre certamente prestare attenzione alle scadenze e al modo in cui si custodiscono gli alimenti, cosa che vale in special modo d’estate quando i cibi freschi sono più soggetti a deterioramento.
Non sono “immuni” da questa considerazione persino gli ingredienti secchi come la pasta, da riporre in frigorifero all’aumentare delle temperature onde prevenire l’insorgenza di insetti che ne compromettono la qualità.
Si tratta anche di una questione di sicurezza alimentare dal momento che una conservazione errata degli ingredienti è la prima causa delle tossinfezioni alimentari.
Riutilizzare gli avanzi in maniera creativa
La tradizione gastronomica italiana rappresenta l’essenza della creatività: un approccio che andrebbe adottato anche nel caso degli avanzi, che si prestano a tantissime modalità di riuso creativo.
Ad esempio, è avanzata dell’insalata? Frullatela della frutta secca: otterrete una base deliziosa per dei crostini o per una minestra. È rimasta della carne? Trasformatela in polpette o in uno sformato. C’è del pane ormai vecchio? Realizzate una panzanella o una zuppa. Le soluzioni per non sprecare cibo ci sono e basta poco per scegliere di fare la differenza.
