“Questa vendemmia possiamo definirla davvero l’annata del secolo. Lo dico consapevole che il secolo è iniziato da pochi anni, ma la qualità delle uve, frutto di una stagione perfetta, non ha paragoni recenti”. Lo ha detto il presidente del veneto, Luca Zaia, che a San Pietro di Deletto (Treviso) ha celebrato l’avvio della vendemmia 2025.

“Pioggia quando serviva, caldo nei momenti giusti – ha spiegato Zaia -, maturazione ottimale: chi non ha subito danni da grandine porterà in cantina grappoli sani, equilibrati e con un grado zuccherino ideale. Sarà un’annata che rimarrà nella memoria dei produttori e dei consumatori”.
Secondo le stime, la produzione regionale si attesterà attorno ai 14 milioni di quintali di uva, con un incremento medio del 3-5% rispetto al 2024. Le condizioni fitosanitarie sono ottime in tutte le province e ogni area esprime un potenziale significativo.
Per Zaia “non è solo una vendemmia eccezionale per una denominazione, ma per l’intera viticoltura veneta. Dai grandi rossi della Valpolicella ai bianchi freschi e profumati delle pianure, fino al Prosecco Docg E Doc che hanno reso celebre il nostro territorio, quest’annata è un patrimonio condiviso che rafforza il legame tra vino, economia e comunità. Dietro ogni calice c’è il lavoro di famiglie, di imprese, di comunità che tengono vive tradizioni secolari, guardando al futuro con innovazione e responsabilità. Questa vendemmia 2025 è un orgoglio per il Veneto e per l’Italia intera: una testimonianza della nostra forza e della nostra identità”, ha concluso.

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