“Invece di portare avanti provvedimenti che puntano all’autonomia alimentare, la Commissione europea sbaglia direzione e introduce nuovi ostacoli per gli agricoltori. L’escalation dei prezzi delle granaglie e dell’energia, figlia di una speculazione incontrollata, e questo maledetto conflitto in Ucraina, stanno mettendo in ginocchio interi settori produttivi. Giusto pensare a ridurre le emissioni, ma in guerra le prioritĂ sono altre. Se passassero certe proposte, il mondo dell’allevamento potrebbe non farcela”.
Con queste parole il presidente del Veneto, Luca Zaia, disapprova la direttiva taglia-emissioni presentata dalla Commissione Ue che interesserĂ gli allevamenti con oltre 150 bovini da latte, oltre a quelli di suini e avicoli, i quali subiranno maggiori oneri burocratici essendo in pratica paragonati agli stabilimenti industriali. “GiĂ in molti allevamenti si lavora sottocosto, se ora gli imprenditori agricoli dovranno stare attenti a controllare le emissioni dei loro capi, allora possiamo stare tranquilli che la crisi energetica diventerĂ sicuramente anche alimentare- prosegue il governatore- i provvedimenti ideologici non hanno mai risolto nulla, insistere su questa strada è un danno per tutti: allevatori e consumatori. Speriamo che il Governo intervenga e che in Europa si faccia marcia indietro”.