Il ciclone Alessandra Amoroso ha colpito ancora. Dopo aver riempito stadi e palazzetti, la cantante ha regalato ai suoi fan un concerto speciale alle Terme di Caracalla di Roma. Uno show energico, emozionante e pieno di ospiti che, in autunno, sarà trasmesso su Canale 5. Alla festa dell’ex Amici hanno partecipato, infatti, Gigi D’Alessio, BigMama, Fiorella Mannoia, Giorgio Panariello, Serena Brancale e Annalisa. 

“Ieri per me è stato meraviglioso, ero in uno stato di grazia totale”, ha raccontato l’artista in un incontro con la stampa all’indomani dello show. Quasi all’ottavo mese di gravidanza – la sua primogenita, Penelope, dovrebbe nascere intorno al 9 settembre – Alessandra lo è veramente. Radiosa, sicura di sé e centrata come non mai, instancabile mentre “sgambetta” sul palco, per citare lei stessa, con i tacchi alti.

“Probabilmente è la condizione meravigliosa che sto vivendo che mi porta a vivere la musica per la prima volta in maniera completamente diversa”, ha spiegato. Alessandra ha attraversato una rivoluzione e non soltanto per via della gravidanza e dell’amore con Valerio Pastore, fonico: “Sento che qualcosa è cambiato dentro di me. Sono sempre stata una ragazza giudicante nei miei confronti, nella mia persona, nel mio talento, nella musica, in tutto. Oggi riconosco la mia forza, il mio dono e sono presente in ogni situazione nel qui e ora. Non penso più a quello che è stato o che sarà, ma vivo quello che succede tutti i giorni con una base di leggerezza, dando importanza a quello che è il presente”.

“IO NON SAREI”, IL NUOVO DISCO

In questa nuova veste, Alessandra si racconta in tutte le sue sfaccettature in “Io non sarei”, il nuovo disco in uscita per Epic/Sony Music il 13 giugno. Il progetto, che conta la direzione artistica di Zef, contiene 11 tracce, anticipate dai brani “Cose stupide”, “Fino a qui”, “Mezzo rotto” con BigMama e “Serenata” con Serena Brancale. Durante il concerto a Caracalla, Amoroso ha presentato anche altri inediti, tra cui la title track, “Rimani rimani rimani” e “Si mette male”, scritto da Tananai.

Nel suo ottavo disco in studio, Alessandra riversa se stessa come mai fatto prima, anche un “lato oscuro” con il quale ha fatto pace: “Io non sarei diventata la donna che sono oggi se non avessi vissuto tutto quello che ho vissuto, anche le cose brutteAll’inizio della mia carriera non mi sentivo di meritare quello che stavo vivendo, mi auto-boicottavo. Mi sono successe tantissime cose meravigliose alle quali sono grata, ma che non sono mai riuscita a vivere a pieno. Mi sono presa il tempo per guardare al passato e ho capito che è importante darsi una pacca sulle spalle. Grazie a quelle difficoltà ora mi vedo per quello che sono e so accogliermi, ho smesso di farmi la guerra. Ho abbracciato anche la parte di me che mi faceva perdere il controllo”.

UN GRAZIE ANCHE AGLI HATERS

Il disco è stato realizzato in circa due anni in cui Alessandra ha anche debuttato in gara al suo primo Festival di Sanremo e ha dovuto affrontare una serie di attacchi da parte degli haters per un selfie negato a un fan. Una vicenda che, poi, ha contribuito alla finalizzazione di “Io non sarei”.

Sanremo è stata una tappa importante per me, un rimettersi in gioco dopo uno stallo emotivo. Quel lato oscuro mi aveva abbracciata- ha raccontato Alessandra-. Poi ho capito che mi stava insegnando qualcosa. Lo ha fatto nella maniera più feroce, non avevo gli strumenti. Non ho saputo dove aggrapparmi. Non sono mai stata abituata a una mole di così tanto odio. Ma sono grata perché sono riuscita a cambiare prospettiva, a vedere le cose per com’erano, a elevarmi. Sono grata a quella gente, anche perché non si può piacere a tutti”.

IL PRESENTE DA AUTRICE

Nel processo di riscoperta, la 39enne si è ritrovata anche autrice: “Ho scoperto che la scrittura, che ho sempre visto molto lontana, invece mi appartiene. Ho trovato che è molto più semplice cantare e raccontare ciò che si scrive. Fino ad oggi nelle canzoni sono sempre stata immersa nelle emozioni di altri e mi è sempre andata bene perché  fondamentalmente empatizzo molto. È sempre stato facile mettermi nei panni degli altri e scavando trovavo sempre qualcosa nelle loro parole che rappresentava anche la mia vita. Scrivere mi piace però e lo faccio sempre con grandi professionisti accanto”.

L’AUGURIO PER LE FUTURE MAMME: PIÙ TUTELE

Da futura mamma, Alessandra immagina un futuro in cui anche le altre donne possano scegliere la via della maternità senza la paura di dover perdere la dimensione lavorativa: “Le donne sono tutelate fino a un certo punto. Chi decide di mettere al mondo dei figli fa una scelta importante e anche difficile perché a un certo punto si vede la gravidanza non come un fatto naturale, ma come un rischio nel lavoro, il non poter dare la qualità e un impegno lavorativo maggiore. Questo un po’ allarma e mi dispiace tanto perché bisognerebbe supportare e dar modo a queste donne di poterci essere e non tornare al lavoro vedendosi declassate, è una cosa frustrante”.

IL FUTURO DA ARTISTA: “CONTINUARE A RACCONTARMI”

E dopo 16 anni per la sua carriera, invece, quello che spera è di “raccontare e raccontarmi ancora, c’è anche una parte di me anche più cupa e ho bisogno ancora di dire delle cose”. Un disco gospel? “Mi piacerebbe farlo un giorno”. Alessandra proseguirà il tour estivo fino al 7 agosto – “Fino a qui Summer Tour”-, poi si preparerà ad accogliere Penelope al mondo: “Ho un po’ di paura– ha ammesso- però c’è tanta speranza, tante cose si stanno muovendo e stanno cambiando. Cerco di vedere la bellezza delle cose perché di bruttezza ce n’è tanta”.

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