A Ravenna è bufera sul consigliere territoriale di Piangipane, Nicola Carnicella, e fioccano la richieste di dimissioni dopo i suoi commenti sui social riguardo alle manifestazioni in fase di organizzazione contro la violenza sulle donne. “La violenza sulle donne è sopravvalutata, è un business” e nelle giornate delle manifestazioni “sarà necessario un corteo per umiliarle, in modo che le lamentele prendano un senso” sono le frasi incriminate e citate da più parti per chiedere a Carnicella di fare un passo indietro. Dopo la condanna del sindaco Alessandro Barattoni e l’assessore comunale alle Politiche di genere Alessandra Impellizzeri di ieri sera, oggi i primi ad attaccare sono il segretario comunale del Pd Lorenzo Margotti, e i consiglieri dem di Piangipane Patrizia Strocchi, Edgardo Canducci e Andrea Leoni. Carnicelli, ricordano, “ha dichiarato che sarebbe opportuno organizzare un corteo ‘per umiliare le donne’, lasciando intendere in modo esplicito che i racconti e le cronache di violenza siano affermazioni false, costruite per raggirare i compagni”. Così facendo “ha passato ogni limite“, “si deve dimettere” dato anche che “riveste anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio territoriale di Piangipane”. Quei commenti, insistono i dem, sono “una provocazione inaccettabile, tanto più in un contesto in cui, quasi ogni giorno, una donna viene uccisa per mano del compagno, incapace di accettare di perdere il controllo su quella che considera una sua proprietà”. Margotti e i consiglieri si dicono “indignati e nauseati dal tentativo di Carnicella di dimostrare, citando fonti prive di autorevolezza, che le donne attraverso le denunce di violenza avrebbero l’obiettivo di fare cassa a spese dei mariti”. Da qui la richiesta di “passo indietro da consigliere e vicepresidente del Consiglio territoriale.

Anche il sindaco di Faenza e presidente dell’Unione faentina Massimo Isola parla di parole “ripugnanti e inaccettabili e colpiscono tutta la comunità proprio in un momento in cui, come Romagna Faentina dedichiamo numerose iniziative alla Giornata internazionale contro la violenza
sulle donne”. Isola ricorda che anche “nei nostri territori si sono consumati femminicidi che hanno segnato profondamente le nostre comunità: frasi come queste non solo offendono le donne, ma oltraggiano anche la memoria delle vittime e il dolore dei loro familiari”. Ecco perché “riteniamo doveroso che Carnicella si scusi pubblicamente e che la Lista per Ravenna, assieme ai relativi alleati di centrodestra, Lega e Popolo della Famiglia, esprimano una chiara e netta distanza dalle parole di Carnicella”. E anzi “invitiamo il consigliere Carnicella a partecipare alle iniziative promosse in difesa delle donne;
potrebbero essere un’occasione per riflettere e riscoprire quei valori di umanità e rispetto che sono alla base della nostra comunità civile, a lui estranei”.

“CARNICELLA SI È DIMESSO DALLA LISTA PER RAVENNA IL 28 MAGGIO 2025”

Pronta la replica del consigliere di Lista per Ravenna in Comune (ed ex candidato sindaco), Alvaro Ancisi: “Carnicella ha presentato per iscritto le sue dimissioni da Lista per Ravenna il 28 maggio 2025, aggiungendo, oltre a ringraziarmi ‘per la collaborazione di questi anni’, di voler lasciare ‘scadere il suo mandato di Piangipane. Da allora è cessato il rapporto con Lista per Ravenna”. Sulle “prese di distanza” che gli sono state richieste, aggiunge, “parla, per la parità di genere, la mia storia politica, che risale anche a quando il partito da cui discendono il sindaco e buona parte dell’attuale Pd, alleati ravennati compresi, la contrastavano, anche ai livelli massimi, con atteggiamenti offensivi e drasticamente discriminatori”.

Se Carnicella, gli replica di rimando la parlamentare del Pd, Ouidad Bakkali, “ha rassegnato le dimissioni da Lista per Ravenna, rimane il fatto che egli operi tuttora nel Consiglio territoriale sotto quel mandato politico. Le dimissioni e le scuse pubbliche sono il minimo sindacabile che si possa chiedere a questo soggetto”. Che Carnicella “assuma spesso e volentieri posizioni misogine e offensive verso le donne è cosa nota e facilmente verificabile sui suoi profili social o nella sua florida attività di commentatore, cosa che lo relega ormai all’irrilevanza”, punge ancora la dem. “Detto questo, con le dichiarazioni riportate nelle ultime ore, si supera una linea rossa che esiste quando si ricoprono ruoli istituzionali”. Non solo, ma il “‘business’ di cui parla Carnicella si traduce, nella realtà, in 70 femminicidi in Italia dall’inizio del 2025. Carnicella, inoltre, non si ferma al negazionismo: lo supera, incitando alla violenza e invitando pubblicamente a ‘umiliare le donne’”. Ecco,” credo che la gravità di quanto espresso sia assoluta e richieda risposte nette e inequivocabili”, chiosa Bakkali.

ANCHE PD-CGIL RAVENNA A FLASH MOB CONTRO MISOGINIA

Al grido di “noi non ci stiamo” e continuando a chiedere le dimissioni del consigliere territoriale di Piangipane, Nicola Carnicella, a Ravenna le donne della Cgil e del Pd annunciano l’adesione al flash mob “contro odio, misoginia e violenza sulle donne”, lanciato ieri sera da Casa delle donne, Linea rosa, Demetra donne in aiuto e Sos donna Faenza. La manifestazione, prevista per venerdì prossimo alle 17.30 in piazza del Popolo, è stata convocata dalle associazioni proprio in risposta agli “inaccettabili” commenti di Carnicella sui social a proposito delle iniziative dei Comuni della Romagna faentina per il 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne.
Parlando di “dichiarazioni vergognose, offensive e irricevibili del consigliere territoriale Carnicella”, le dem della provincia di Ravenna si associano al sindaco Alessandro Barattoni, all’assessora alle Pari opportunità Francesca Impellizzeri, e ai rappresentanti del Pd “che hanno bollato l’uscita del rappresentante istituzionale come ‘parole inaccettabili e vergognose’ per le quali si chiedono ‘pubbliche scuse’. Inoltre si dicono “al fianco delle associazioni e dei Centri anti violenza”, condividono la richiesta di dimissioni del consigliere Carnicella e raccolgono “la chiamata a raccolta di tutte le donne che sono state oltraggiate dal commento del consigliere territoriale”. Stesso tono da parte della rete delle donne della Cgil, che aderiscono al flash mob, chiedono le scuse e le dimissioni di Carnicella. Sara Errani della segreteria della Cgil parla di “parole inaccettabili” e afferma che “riportano indietro gli orologi di diversi decenni”.

Il consigliere, prosegue Errani, “si è reso protagonista di un vero e proprio oltraggio nei confronti delle donne e delle vittime di violenza, al tempo stesso ha voluto attaccare le iniziative che ogni anno vengono organizzate sul territorio il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Per questo “ci aspettiamo una presa di posizione forte da parte di tutte le forze politiche, e in particolare da quelle per le quali Carnicella è stato eletto. È necessaria una ferma condanna di quanto espresso dal consigliere”.

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