Che i social siano un ricettacolo di persone che dimostrano di non sapere utilizzare un mezzo di comunicazione potentissimo è risaputo. Che facebook sia diventato da anni lo strumento di sfogo di chi, afflitto dai problemi che più o meno hanno tutti gli esseri umani, pensa di poter urlare contro tutto e tutti, è oggetto di molti articoli. Ma ci si chiede cosa spinga una “signora” a scrivere alla cantante salentina “Spacchi il palco, per il peso”. Una frase scritta da una donna ad un’altra donna. Parole cattive, perfide e inspiegabili. Spietate e che riescono a gelarti nonostante il caldo. Basta non troppa sensibilità per rimanere senza fiato, increduli e curiosi di capire “perchè?”.
A Emma Marrone dobbiamo tanto per i messaggi sani che manda alle adolescenti della nostra generazione, a cui non si stanca di dire quanto sia importante accertarsi per quello che siamo: con pregi e difetti fisici che ci rendono unici. Originali. Anche con qualche chilo in più. In una società in cui a 18 anni le nostre ragazze chiedono ai genitori di rifarsi seno e labbra, Emma Marrone fa la scelta coraggiosa di salire su quel palco che “spacca” e non per le sue rotondità. Ma per la sua genuinità. Lei spacca perchè è autentica nello stile, nella voce e in quella maniera unica di esibirsi. A lei non importa di apparire come Barbie, efebica e perfetta nel fisico. La sua sicurezza sta nel canto indistinguibile.
La sua sicurezza emerge dalla risposta che ha dato alla “signora” che l’ha insultata, facendo il body shaming che sa ucciderti più di mille coltelli: “Fai schifo”.
Natalia Bandiera