Si lascia ogni polemica alle spalle ed è pronta a una nuova fase della sua carriera. Madame pubblica oggi per Sugar “L’Amore”, il suo secondo progetto discografico. Un album ambizioso, più cantautorale, intimo e senza etichette.
Al secolo Francesca Calearo, l’artista canta i sentimenti, anche quelli più brucianti, mette da parte la sua anima più rap (almeno per il momento) e in copertina nasconde anche il suo volto: “La cover- ha raccontato a Rtl 102.5- è tutta rossa, mi è venuto spontaneo non mettere né la mia faccia né il mio nome, l’amore è una cosa di tutti e non ha bisogno di firme”. È questo il senso delle 14 tracce (15 nella versione digitale), tutte anticipate al 73esimo Festival di Sanremo da “Il bene nel male”.
E alla vigilia della kermesse era stato già il titolo cambiato del pezzo a destare polemiche. Originariamente si chiamava “Puttana”, ma Madame ha assicurato che non c’è stata censura da parte di Rai o Amadeus. È stata una decisione personale: “In quel contesto- ha spiegato- non volevo che il pubblico si concentrasse solo su un titolo perché forte. Volevo arrivasse la morale del brano”.
IL POLVERONE PER IL GREEN PASS FALSO
Poi la polemica ancora più grande del Green Pass falso e i commenti sul vaccino Anti-Covid: “A Sanremo mi sono divertita. Per me divertirsi- ha detto- non vuol dire necessariamente essere felici. Anche qualche cosa da affrontare, di difficile, può essere divertente e Sanremo lo è stato. In tutto quel male, in tutto quel negativo, c’è stata qualche nota positiva. Io, prima di andare a Sanremo, ho avuto paura di non godermelo, di non fare bene, di sbagliare. Poi è successo quel fatto di cronaca che ha rischiato davvero di non farmici andare, di tagliarmi fuori”.
Così Madame ha cambiato prospettiva: “La cronaca è diventata la mia compagna di avventura e mi ha spinto a dare di più, a dare tutto, mi ha spinto a dimostrare di essere di più di una ragazza di 19 anni che ha commesso un errore. Ecco spiegato lo sfogo finale sul palco. Anche perché io di errori ne farò altri. Ci sarà chi mi seguirà comunque e chi mi saluterà, se verrò abbandonata per gli errori che farò ancora vorrà dire che la mia musica non è stata abbastanza”.
L’AMORE LIBERO
Madame va per la sua strada e si concentra su “L’Amore”, fil rouge in più forme della sua nuova creatura. “Sarò banale- ha dichiarato- ma ognuno è libero di amare chi vuole e se dall’amore vuole nascere un frutto è un’ingiustizia tremenda negare di vivere la cosa più intima e potente che esiste“. E per questo “nel titolo, Amore ha la maiuscola come nei racconti medievali in cui era un personaggio e lo tratto come il nucleo di tutto, l’essenza, l’assoluto che ognuno declina a suo modo, anche in maniera tossica a volte”.
Tra realtà e fantasia, Madame ha trovato anche nuovi modi di esprimersi: “Ho scoperto la perversione delle parole. Non solo nel senso sessuale ma nella sua accezione latina di prendere un concetto e stravolgerlo. La poesia, amo Anne Sexton, è ciò che ci offre un punto di vista diverso, quindi perversione. Le mie canzoni sono una sfida per vedere la reazione di chi ascolta, per sedurlo o disturbarlo”.
IL PRIMO PALAZZETTO
Saranno comunque in tantissimi i fan presenti al primo palazzetto di Madame. L’artista si esibirà il 21 ottobre al Mediolanum Forum di Assago (Milano). Sul palco i più grandi successi di una carriera che, in poco più di 4 anni, è stata costellata da traguardi. Trentaquattro le certificazioni tra platino e oro. Madame è, inoltre, la più giovane vincitrice della Targa Tenco per il Miglior album d’esordio e per la Miglior canzone per “Voce”, pezzo che ha vinto anche il Premio Lunezia e il Premio Bardotti per il Miglior testo.
Giusy Mercadande