A dare l’allarme, piangendo e dicendo che il papà aveva ucciso la mamma, è stata una bambina di 10 anni: tragedia ieri sera a Settala, in provincia di Milano, dove ieri sera un uomo marocchino di 50 anni, Khalid Achak, ha ucciso la compagna Amina Sailouhi. La telefonata al numero delle emergenze che ha fatto scattare l’allarme è stata fatta dalla bambina, presente in casa al momento dei fatti: “Papà ha ucciso la mamma, venite ad aiutarmi“, avrebbe detto piangendo la bimba. Poi, quando la chiamata è stata passata alla centrale dei Carabinieri, la bambina è riuscita a dire anche l’indirizzo.

Quando i Carabinieri sono arrivati, hanno subito preso in custodia la bambina, che stava uscendo dal palazzo seguita dal padre, in evidente stato di alterazione: l’uomo è stato arrestato per omicidio aggravato. Davanti ai Carabinieri ha urlato “L’ho ammazzata“. Per la donna, 43enne marocchina, non c’era più nulla da fare: i militari l’hanno trovata morta nell’appartamento al terzo dove la famiglia viveva: era stata colpita con un coltello. L’uomo è stato portato nel carcere di San Vittore, la bambina è stata affidata a un parente. Sono in corso indagini anche per ricostruire se ci fossero denunce.

Secondo quanto scrive il Corriere, l‘omicidio sarebbe avvenuto prima delle 22, ma la chiamata della bambina è di un’ora dopo: la bambina avrebbe raccontato di essersi svegliata a un certo punto e di aver trovato la madre morta in camera da letto. Quindi non avrebbe assistito alla scena. La donna era in pigiama e sarebbe stata accoltellata poco prima di andare a dormire.

ViCINI DI CASA: “LUI BEVEVA”

Alcuni vicini hanno raccontato di aver sentito delle urla provenire dall’appartamento. Il Corriere della Sera ha intervistato alcuni vicini di casa della famiglia. Una donna, dirimpettaia, ha raccontato che l’uomo beveva e che in passato era stato molesto e aveva imbrattato la sua porta e i muri delle scale. Anche ieri sera, a un certo punto, avrebbe preso a bussare contro la sua parete. Ma c’erano già i Carabinieri sotto il palazzo che le hanno detto di rimanere chiusa in casa. Ha parlato anche un vicino di casa, la cui figlia andava nella stessa scuola della ragazzina di 10 anni che ieri sera ha dato l’allarme e fatto arrestare il padre. L’uomo ha detto che l’assassino aveva problemi conclamati con l’alcol.

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